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alcun contatto metallico, isolato, oppur anche comunicante col tavolo ec.
Il risultato è dunque anch’esso inverso, cioè sono i dischi fissi, che divengono
elettrizzati negativamente (- E); e il disco mobile acquista corrispondente-
mente l’elettricità positiva ( + E).

Pr. 20. Tutte queste sperienze riescono assai meglio, e han bisogno di
minor tempo, qualora durante i combaciamenti dei metalli diversi fra loro, il
disco mobile stia affacciato ad uno dei dischi fissi.

Pr. 21. Meglio ancora se fra i due dischi così affacciati s’introduca un’assi-
cella, un cuoio, od un cartoncino, che siano asciutti, e di cui la spessezza eguagli
presso a poco il piccolo intervallo, che separa tali dischi; intervallo che dovrebbe
non eccedere 1/4 di linea; ma che però può giungere senza grande inconveniente
fino a 3/4 lin. come le mie prove mi hanno mostrato. L’assicella o cartoncino
così introdotto sarà bene lasciarli un pezzo, ossia non estrarli ch’al momento
che si viene a togliere i contatti metallici, e a mettere in giuoco la Machinetta.

Pr. 22. Per mantenere gl’isolamenti in ottimo stato, come conviene, e
acciò il combaciamento che si vuole stabilire dei metalli, sia immediato, senza
il minimo velo d’umido o appannamento, il che nuoce moltissimo, è molto
buono di tener l’apparecchio esposto al vivo Sole, o meglio presso una stufa
tantochè i pezzi si mantengano caldetti: ci basta allora di una mezz’ora, ed
anche talvolta, di un sol quarto, per ottenere l’elettricità che si vuole, per cam-
biare la positiva in negativa ec. quando senza l’ajuto di un tal tepore vi abbi-
sognerebbero per riuscire più ore, od anche non si riuscirebbe punto in stanza
umida.

Pr. 23. Poi avrete il tipo delle descritte sperienze nelle quì annesse figure
1, 2, 3 e 4.

Fig. 1. Fig. 2.

L L L (fig. 1. e 2) sono i tre piccioli dischi del Duplicatore a molinello,
tutti e tre di Ottone. A la verga d’Argento applicata a uno di questi dischi:
S quella di stagno applicata all’altro che sta in faccia del primo: a a il Condut-