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un‘elettricità di 1. grado del Quadrante Elettrometro, ossia di 10. dell’Elet-
trometro a pendolini di paglia. Egli è chiaro che in un minuto terzo non for-
nirà che per 1/6 di grado di codesto Elettrometro, in due minuti terzi per 2/6, ec.
Trovisi quel primo conduttore disgiunto per un picciolissimo intervallo da un
altro conduttore anch’esso metallico, a cui venga appresso in serie continua
la rana preparata, ed altri buoni conduttori, che vadano finalmente a comuni-
care col suolo, oppure collo strofinatore della Macchina: e sia tal intervallo
così picciolo, che ad ogni giro della Macchina quel primo conduttore si carichi,
e scarichi 10. volte. Codesta carica portata dalla 10.ma parte di un giro, e nel
tempo di 6. minuti terzi, sarà di 1. grado e la quantità di fluido elettrico che
la forma potremo dirla eguale art uno. Or bene tale quantità = 1, basterà
per la rana ben preparata, e ben collocata; basterà, dico, scaricandosi tutta
in un colpo, e percorrendo quegli altri conduttori, uno dei quali è appunto la
mentovata rana, con tale rapidità, che non impieghi a tragittare pei nervi
crurali della medesima più di un minuto terzo: ben possiam, credere che ve ne
impieghi anzi meno insegnandoci tante altre sperienze che la celerità con cui
il fluido elettrico lanciato anche con picciola forza, percorre da un capo all’altro
i buoni conduttori, e siano pur lunghi, è così grande, che riesce incalcolabile.

Pr. 53. Insomma dunque, giova il ripeterlo, quella quantità di fluido che
poniamo = 1. ove tragitti tutta o quasi tutta raccolta per i detti nervi, non dirò
in un istante indivisibile, il che non è possibile, ma nel brevissimo tempo e. g.
di un minuto terzo, potrà essere bastante per far impressione sui medesimi,
per stimolarli a segno di eccitare i moti spasmodici ne’ muscoli dipendenti;
e potrà non esser da tanto una quantità minore. Ora secondo i dati quì sopra
esposti (Pr. prec.) la è appunto molto minore quella che in detto brevissimo
tempo vi passa, allorquando non havvi interruzione alcuna ne’ conduttori;
stante che non essendovi impedimento di sorta che arresti il fluido scorrente,
non ne succede alcuna accumulazione, o carica; e altronde la Macchina non
fornisce in un minuto terzo, giusta il supposto (ivi) che una quantità di esso
fluido = 1/6 che è troppo poco. È egli più da stupirsi, che così essendo non si
eccitino le convulsioni nella rana, avvegnachè perfettamente e di fresco prepa-
rata? Acciò succedano anche senza la minima interruzione dei conduttori, fa
bisogno che la Macchina giuochi assai meglio, ossia mandi in una volta e so-
spinga molto più fluido, tantochè ne passi in un minuto terzo pe’ nervi ec. una
quantità presso a poco = 1. (Pr. cit.) o maggiore.

Pr. 54. Si comprende facilmente, che se la rana è preparata da lungo
tempo, o in qualsisia modo indebolita molto, oppure se non è preparata intie-
ramente in guisa cioè, che le gambe tengano al tronco per i soli nervi ischiatici,
ma sventrata e non altro, e molto più s’ella è intiera, o decapitata soltanto,
vi vogliono, per la ragione e a proporzione che oltre i detti nervi (che pur son
quelli, che debbono venire stimolati acciò nascano le contrazioni ne’ muscoli