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luogo il combaciamento de’ medesimi con conduttori umidi ossia di 2a classe,
notati nelle figure quì sopra dalle lettere a a. Or provato essendo in modo da
non poterne più dubitare, che nelle accennate combinazioni avvien che passi
del fluido elettrico dall’Argento o dall’Ottone nello Stagno, dallo Stagno nel
conduttore umido e da questo di nuovo nell’Argento od Ottone, ec. nasce
dubbio a quale dei contatti debba propriamente attribuirsi l’eccitamento,
l’azione qual essa siasi, che incita e move il fluido elettrico secondo l’indicata
direzione, se appunto nel contatto dello Stagno coll’Ottone, (fig. 1, 2, 3, e 4), o
piuttosto nel combaciamento di esso stagno col conduttore di 2a classe a a.
Codesto Stagno tira egli a immediatamente il fluido elettrico dall’Ottone
che tocca, o questo ve lo caccia entro per una forza che quivi giusto ove ha
luogo tal contatto mutuo di due metalli si dispieghi; oppure esso Stagno me-
desimo depone e versa codesto fluido dall’altra sua estremità nel Conduttore
umido ch’ei combacia in virtù d’un’azione propria e immediata di tal comba-
ciamento, e ne ricava poi dall’Ottone, sol per rifarsi della perdita, in via cioè
di semplice comunicazione? In breve: quali sono i contatti propriamente attivi,
e quali i meramente passivi? O più veramente, se tutti i combaciamenti di
conduttori dissimili hanno qualche azione come sembra doversi credere e tenere
ed essere questa una legge generale, quali vogliam dir che siano più attivi;
quelli de’ metalli fra loro, o quelli di essi metalli coi conduttori umidi? [1]

Pr. 28. [2] Così parimenti si spiega, qualunque delle due supposizioni si
adotti, la corrente continua di fluido elettrico nelle altre sperienze già note,
in cui due metalli diversi, ed un conduttore umido compiono il circolo, come
nella figura 5a in cui 0 sia una lastra d’Ottone, S una di Stagno, a a uno o più
Fig. 5.
conduttori umidi comunicanti (che equivalgono ad uno nelle sperienze in cui
si eccitano o le contrazioni muscolari o il sapore sulla lingua, detto conduttore,
a a è formato o in tutto o in parte della rana preparata, della lingua, ec.). In