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comme les Physiciens de Berlin, qu’il differe du fluide électrique ». In generale
scorgesi anche negli altri, che non si decidono, e in quelli pure che propendono
ad attribuir tutto, o quasi tutto, al fluido elettrico, una certa qual pertinacia,
ed affettazione di ritenere anche per le sperienze che si fanno col nuovo ap-
parato i nomi e le espressioni di sperienze galvaniche, principio od agente
galvanico, fluido galvanico, corrente galvanica, nomi ed espressioni incongrue,
ma favorite, e di moda. Non mancano però di quelli, che preferiscono aperta-
mente, senza esitazione, e fuori d’ogni ambiguità, i nomi di fluido elettrico,
corrente elettrica, e che formalmente hanno deciso e dichiarato francamente
esser questo, e non altro il fluido in questione. Fra questi, che chiamar po-
tremmo elettricisti ortodossi, merita d’essere distinto il cel. Fisico e Chimico
Inglese GUGLIELMO NICHOLSON, il quale ha pubblicato il primo nel suo esimio
Giornale (Journal of Natural Philosophy, Chemistry, and the Arts) al mese
di Luglio 1800 l’estratto di una mia Memoria diretta alcuni mesi avanti alla
Società R. di Londra, aggiugnendovi egli del suo molte nuove sperienze su
certi effetti elettrico-chimici, che produce lo stesso mio apparato de’ quali
effetti chimici non avea io peranco parlato in essa Memoria, che fui obbligato
di mandare per lettere non intera, in mancanza di altra miglior occasione
(son questi principalmente una pronta ossidazione dei fili metallici pescanti
nell’acqua, colla comparsa di molte bolle di gas idrogeno, ossia aria infiamma-
bile, ed anche in alcuni casi di gas ossigeno, ossia aria vitale). Egli dunque
il sig. NICHOLSON dopo aver riferite le principali sperienze contenute in detta
mia Memoria imperfetta, e averle in generale verificate, specialmente quelle
dei segni ottenuti all’elettrometro, conchiude non poter più dubitarsi, che tutti
tali effetti del nuovo mio apparato, e quelli analoghi del Galvanismo, non sieno
dovuti all’agente elettrico. « Il ne reste donc plus de doutes que le Galvanisme
ne doit etre mis au nombre des phenomenes électriques » (V. Bibl. Britan.
Tom. XV. n.° 114). Gli altri Fisici, Medici, Chimici, che in Inghilterra, in
Francia, in Germania hanno fatto giustizia, non dirò a me, di lui avvocato
e costante ed impegnato, ma al fluido elettrico riclamante i suoi diritti, che
abjurando, per esprimermi in quest’altra maniera, l’eresia di quell’altro fluido
vanamente supposto, professano una piena credenza ai dogmi dell’elettricità
(fra i quali dogmi è pur questo, che il fluido, il quale vien mosso nelle spe-
rienze, di cui si tratta, e produce tutti i fenomeni, che vi si osservano, non è
che il puro, semplice, e genuino fluido elettrico), codesti Fisici leali, e buoni
credenti, sono pochi, sebbene molti abbiano scritto sopra il soggetto, che ci
occupa, e ne vadan continuamente riempiendo i Giornali: pochi almeno son
quelli, che si spieghino apertamente senza esitazione, od ambiguità, e coi ter-
mini, con cui s’esprime un Giornale Francese, nel quale leggo = Institut
National. Physique experimentale = « Le Citoyen HALLÉ a rendu compte des
« expériences relatives au Galvanisme, qui ont été repetées, et faites pour