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con una pinzetta d’argento, e una o due linee più sopra ancora stringasi con
altra pinzetta di stagno, o meglio di zingo; quando si faran comunicare le due
pinzette o immediatamente, o mediante un terzo metallo, nasceranno le vio-
lenti convulsioni nei muscoli. Io soglio eccitarle anche stringendo il nervo con
una pinzetta sola, di cui una buona branca è di argento, l’altra di zingo.

Queste esperienze di eccitare la contrazione dei muscoli col far passare
il fluido elettrico per un breve tratto solamente dei nervi, col pungere diciam
noi essi nervi soltanto, salvo i muscoli, riescono pei nervi dei moti volontari,
non già, per quelli dei moti necessari ed involontari. Stimolati per tal modo i
nervi del cuore, del ventricolo ec., non entrano punto il ventricolo, il
cuore in contrazione. Per eccitare il cuore ad un raddoppiamento di battute,
o per risvegliarvi le languide o già cessate, bisogna che la corrente di fluido
elettrico invada ed attraversi la sostanza medesima di esso cuore. E ancora
con questo, ancora colla viva scintilla della macchina elettrica difficilmente
e poco si eccita. Questo muscolo come gli altri involontari, è molto più appro-
priato agli stimoli meccanici e chimici, che allo stimolo elettrico; e ricerca al
dippiù, che lo stimolo gli sia applicato immediatamente: tutto all’opposto
i muscoli de’ moti volontari [1] si risentono molto più facilmente allo stimolo
elettrico, e non hanno neppur bisogno che questo venga loro applicato imme-
diatamente, che la corrente, cioè, del fluido elettrico arrivi fino ad essi; basta
che cotesto fluido scorra per un tratto anche brevissimo de’ nervi da cui sono
tai muscoli retti, come le mie esperienze poco sopra riportate ed altre analoghe
dimostrano.

Tutto questo ed altre analogie han fatto nascere in me una forte conget-
tura, che del fluido elettrico appunto si serva la volontà per produrre le con-
trazioni nei muscoli soggetti al suo imperio. E di vero osservando che per il
cuore, pei muscoli del ventricolo e degli intestini che trovansi più appropriati
agli stimoli meccanici e chimici, si serve appunto la Natura di tali stimoli
ad eccitarne le contrazioni cioè del sangue per il primo, de’ succhi gastrici,
degli alimenti e dell’aria per questi altri, perchè non crederemo che l’istessa
economa Natura adoperi l’agente elettrico per que’ nervi e muscoli che sono
a questo appunto più che ad ogni altro stimolo appropriati? E tanto più
quanto che non ha da fare grande spesa per fabbricare od elaborare un tale
fluido, non ha bisogno di organi secretori per separarlo, di vasi per contenerlo,
diffuso trovandosi esso naturalmente in copia in tutti i corpi, e presto a muo-
versi al minimo impulso ne’ conduttori quali sono gli umori del corpo, i succosi
nervi, e le umide fibre tutte quante; ha da impiegare grande sforzo, ma anzi
il minimo bastando, come si è veduto ove s’ecciti tal corrente elettrica che in-