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e da altre molte da me in varie maniere istituite, che sarebbe troppo lungo
il quì descrivere, qualmente l’Elettricità giuoca, ossia il fluido Elettrico è
incitato e messo in giro per causa soltanto, ed in ragione della dissomiglianza
fra loro dei conduttori che vengono a combaciarsi. Che se l’effetto, con tutta la
dissomiglianza dei due conduttori della classe dei conduttori umidi èpiccolissimo
in confronto di quello [che] si ottiene con due conduttori dissimili della classe
secca, con argento e. g. e stagno o zinco, gli è perchè, come sono questi incom-
parabilmente migliori conduttori di quelli, così sono anche motori più eccel-
lenti, vale a dire posseggono l’indicata virtù da me scoperta di togliere al ri-
poso e mettere in corrente il fluido Elettrico ad un grado assai più eminente.

Del resto il principio è il medesimo; ed estendendosi a tutti i conduttori,
come io avevo congetturato fin da principio, (delle quali congetture feci parte
fin dall’Estate del 1792 ad alcuni miei corrispondenti, specialmente al sig.
VAN MARUM in due lettere che credo siensi pubblicate) acquista col divenir
più generale sempre maggior fondamento.

La potenza che hanno i conduttori, massime metallici, di concitare il
fluido Elettrico, e metterlo in corso, sendochè essendo due diversi, uno lo spinge
avanti, e l’altro lo tira, od uno prevale all’altro nel tirarlo o spingerlo; e la
somma eccitabilità dei nervi che vengono, trovandosi nel circolo conduttore
investiti da tale corrente, massime [ove] sia questa obbligata a passare ristretta
per essi nervi; rendono ragione del sapor vivo eccitato sulla lingua, del lampo
dentro l’occhio, e della sensazione di dolore nell’interno delle palpebre verso
la glandula lagrimale, siccome pure sul vivo delle ferite o piaghe recenti,
ogniqualvolta queste parti sensibili entrino, come si è detto, nel circolo condut-
tore, porzione del quale formisi da due metalli molto dissimili, massime argento
e zinco in contatto immediato fra loro, o coll’interposizione di altri metalli
e il resto del circolo deferente sia formato da conduttori umira. Sali sensazioni
sono effetto immediato dello stimolo elettrico sovra i rispettivi nervi. Ma quando
non sono nervi del senso quelli che il fluido elettrico invade ed attraversa nel
suo corso, ma nervi del moto, nervi che reggono muscoli flessori ed estensori,
e si eccita il moto corrispondente nei detti muscoli, può questo essere, ed io
credo che sia sempre in tutto o in massima parte un effetto non già immediato
del fluido elettrico, ma sibbene mediato o secondario: cioè, il fluido elettrico
stimola ed eccita il nervo e questo poi, in qual maniera non sappiamo ancora,
eccita alla contrazione il muscolo. Infatti non è bisogno, che il detto fluido
scorra per il nervo fino al muscolo medesimo, come suppongono i sostenitori
della teoria di GALVANI; no, non è bisogno che arrivi la corrente elettrica
fino ad esso muscolo, basta che scorra un piccolo tratto del nervo solo, basta
anche che ne attraversi soltanto la grossezza prima dell’inserzione di esso nervo
nel muscolo. Stringasi dolcemente il nervo crurale snudato di una testuggine,
o di una grossa rana, un pollice e mezzo sopra la sua inserzione nei muscoli