545
cana il fluido elettrico dall’argento che combacia; onde sortono da tal contatto
il primo elettrizzato positivamente, vale a dire in più, il secondo negativamente,
ossia in meno; e ciò ad un grado, che non è poi estremamente debole, se per un
solo contatto possono già manifestarsi cotali elettricità all’elettroscopio di
BENNET, come si è veduto, e se mercè di contatti reiterati 10, 15, 20 volte
può raccogliersi in un buon Condensatore tanto di elettricità da darne segni
così cospicui agli elettrometri a paglie, ec.. Chiamo col VOLTA arcana una tal
forza o virtù, per cui il fluido elettrico pria quieto e in equilibrio, sortendo in
certo modo da questo equilibrio tende e passa da un metallo all’altro, ove questi
semplicemente si combacino, la chiamo arcana, perchè qual ella sia, se attra-
zione, o ripulsione, od altra causa ignota, se un’attrazione che acceleri o ritardi,
come avviene nella rifrazione della luce, il moto da cui trovasi continuamente
animato il fluido elettrico anche quando equilibrandosi sembra quieto, giusta
il sistema di PREVOST seguito anche da GREN riguardo al fuoco libero, e altri
fluidi radianti (l) , quale sia, dico, tal forza o potere che incita in tali circostanze
il fluido elettrico, non ardisce il VOLTA medesimo di pronunciarlo, contento
di avere scoperto e dimostrato il fatto.

Lasciando pertanto tali ricerche difficili, e seguendo a trattenervi delle
sperienze del Professore di Pavia, passo a farvi osservare, che con altre combi-
nazioni meno efficaci che argento e zinco, argento e stagno, accoppiando cioè
metalli meno dissimili in ordine all’indicata virtù elettrica, non si ottiene egual
forza di effetti, o non si ottiene che con un numero più grande di toccamenti.
Basta però qualunque diversità in quelli anche la più piccola, anche solo acci-
dentale, per poter giungere a render sensibile all’elettrometro a paglie, non che
a quello a fogliette d’oro, l’elettricità che essi metalli acquistano in virtù del
mutuo contatto, e a distinguerne la specie: solamente richiedesi un ottimo con-
densatore (che ritenga cioè molto tempo l’elettricità senza perdita notabile);
e fa d’uopo ripetere tante più volte il giuoco di toccamenti alternati, quanto
un metallo è meno dissimile dall’altro, quanto trovansi meno distanti nella
più volte mentovata scala costrutta da VOLTA (m) .

E riguardo alla specie di elettricità basterà, qui il dire, che nelle combina-
zioni di Zinco e Stagno, di Stagno e Ferro, di Ferro e Ottone, di Ottone e Ar-
gento, che trovansi nell’indicata scala distanti di varj gradi un dell’altro, il