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combacino, talchè avviene si scuotano per tal mezzo le membra della rana,
anche non finita di preparare, anche sventrata, scorticata; riesce poi
difficile, troppo facile il commoverla, ove intervenga in esso circolo un
solo metallo o conduttore di prima classe frapposto ai due conduttori umidi,
ossia di 2.a classe abbastanza diversi fra loro; e difficilissimo ove formisi il
circolo di soli conduttori umidi anche i più dissimili; talchè non si ottengono
in quest’ultimo caso le forti convulsioni, anzi mancano affatto, se la rana
non è preparata di tutto punto, e se anche non è eccitabile nel massimo grado.
Insomma per giungere a scuotere i membri della rana colla debolissima elet-
tricità mossa da soli conduttori umidi o di 2. classe, comunque diversi, debbon
essere tali membri preparati e disposti in modo, che si risentano anche alle
prove dell’elettricità artificiale delle comuni macchine, per una scarica 5 ovvero
6 volte minore di quella, che appena commove una rana trucidata e sventrata
soltanto, e 20 in 30 volte minore di quella, che a stento può scuotere una rana
intiera, cioè non anco sviscerata.

Trattenendoci per poco intorno a queste prove dell’elettricità artificiale
comune, ad oggetto di farne il confronto coll’elettricità eccitata nella nuova
maniera, col semplice mezzo cioè dei contatti eterogenei, osserveremo, che
basta per lo più, come ha fatto vedere il VOLTA, a scuotere una rana preparata
compitamente, sicchè le gambe tengano alla spina dorsale per i soli nervi
ischiatici, basta la scarica di una boccia mezzana di Leyden così poco elettriz-
zata, che non arriva a 1/10 di grado dell’elettrometro a paglie sottili, che non move
punto neppure le fogliette d’oro del sensibilissimo elettroscopio di BENNET;
ed anche talvolta basta una carica minore di 1/20, o di 1/30 di grado, quando
cioè la rana, ossia i suoi muscoli e nervi preparati nel miglior modo e di fresco,
godono anche di una insigne e quasi prodigiosa eccitabilità: le quali cariche
debolissime, non possono rendersi sensibili ad essi elettrometri, se non per
mezzo del Condensatore. Or dunque qual meraviglia, che cotesto elettroscopio
animale, il quale si mostra tanto più sensibile d’ogni più delicato elettrometro
a paglie o a fogliette d’oro, scuotendosi perpoca e impercettibile elettricità
della boccia di Leyden, si risenta e commova anche per quella esilissima ecci-
tata nell’altra nuova maniera, per quel debolissimo moto cioè, in cui vien posto
il fluido elettrico mercè il semplice combaciamento di soli conduttori di 2.a classe
diversi fra loro, i quali sono pure anch’essi veri eccitatori in qualche grado, come
provano direttamente le sopra addotte sperienze?

E di vero egli è solamente in queste circostanze di trovarsi la rana prepa-
rata di tutto punto, e in sommo grado eccitabile, che riesce di potervi destare le
convulsioni o con pezzi di metallo poco eterogenei, e simili anche apparente-
mente, o con un pezzo di un metallo solo non perfettamente eguale nelle sue
estremità, sporco cioè, o come che sia alterato in una di esse avvegnachè sì
poco, che l’occhio non può discernere cotal differenza, od anche senza alcun