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primo tira a il fluido elettrico, e si elettrizza quindi in più, il secondo lo ri-
lascia, e si elettrizza in meno, cioè il superiore riceve e l’inferiore (nè
così poco, come crederebbesi): il che ha luogo in quantità proporzionata-
mente minore anche per gl’intermedii. Così dunque il ferro, che riceve dal-
l’Argento, allo Stagno (n) ; e questo allo Zinco: molto più poi allo
stesso Zinco il Ferro; e molto più ancora gli l’Argento; insomma tanto più
passa di fluido elettrico dall’uno all’altro dei due metalli, che si combaciano,
quanto più sono essi dissimili, ossia distanti nell’indicate scala, come si è
detto [3].

E qui non posso a meno d’insistere nel farvi rimarcare il perfetto accordo
di queste sperienze con quelle altre del Galvanismo, tanto per riguardo alla
direzione del fluido elettrico, cioè al tendere e versarsi da tal metallo in tal
altro, quanto per ciò che concerne i gradi di tale tendenza, che il VOLTA rappre-
sentò in quella sua tavola o scala di conduttori, o a meglio dire eccitatori
metallici, riportata singolarmente nella 3a sua lettera al VASSALLI già più
volte citata. Codesta tavola dunque ci presenta cotali eccitatori in una lunga
serie, che comincia in alto dallo Zinco, il più efficace nel tirare a il fluido
elettrico, il più disposto a ricevere; e termina al basso nel carbone, il più disposto
e tendente a dare (o) ; e indica così, che i superiori traggono a detto fluido
dagli inferiori, e tanto più ne traggono, quanto sono in essa scala più distanti;
in guisa che le rispettive distanze marcano altrettanti gradi di tale tendenza.
Egli avea già costrutta codesta scala, determinato cioè, che il fluido elettrico
passa da tal metallo in tal altro, e ci passa con tanti o tanti gradi di forza;
il primo dietro le sue sperienze sul sapore acido od alcalino, che scoperto avea
eccitarsi sulla lingua, a norma che di due metalli, che si accoppiavano, questo
o quello era rivolto contro il di lei apice, col confronto del sapore ch’egli sen-
tiva lambendo colla lingua ora il conduttore di una macchina elettrica ordi-
naria elettrizzato in più, e che perciò , or quello elettrizzato in meno, e che
riceve (p) il secondo (che riguarda cioè i gradi di tale forza o tendenza), dietro