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conduttori dissimili, e in virtù di esso combaciamento, i quali Conduttori
sono perciò mezzi attivi, son veri motori... [1] all’incontro gli organi animali,
quali si sottopongono alle prove, sono meramente passivi, Elettrometri di
una nuova specie, Elettrometri animali sommamente sensibili e affatto mera-
vigliosi.

A finirla se ha influenza ne’ moti animali, come inclino molto a credere,
il fluido elettrico, lo ha sotto il dominio della volontà, che comanda ad esso
fluido stanziante, come in tutti i corpi, e in tutte le parti dell’animal vivente,
così particolarmente ne’ nervi de’ moti volontarj, che sono forse più condut-
tori delle altre parti. Ma negli animali morti, e ne’ membri recisi, su cui è ces-
sata l’azione della volontà, il fluido elettrico rimane equilibrato e quieto,
come in qualsivoglia altro Conduttore. Avviene però che tali corpi, o mem-
bri tagliati, trovinsi compresi in un circolo di conduttori, nel quale abbianvi
o un metallo frapposto a due conduttori non metallici dissimili, o meglio uno
di tai Conduttori della 2 a classe tra due metallici dissimili? Da tai combacia-
menti eterogenei, da tali motori ineguali viene spinto il fluido elettrico più da
una parte, che dall’altra; da destra a sinistra, o da sinistra a destra, e percorre
così tutto il circolo deferente; nel quale trovandosi compreso come già detto,
l’animale intiero, o tagliato, un pezzo grande o picciolo del medesimo, viene
esso pure invaso e trapassato da tal corrente, e stimolatine quindi i nervi in
ragione che essa corrente è più copiosa e più rapida per la maggior differenza
nei conduttori, che si combaciano, più ristretto il passaggio in essi nervi, e più
sensibili. Ecco la spiegazione delle sensazioni di sapore sulla lingua, di chiarore
nell’occhio, di bruciore nelle ferite ecc. non che de’ moti muscolari, secondo la
natura dei nervi che vengono in tal modo stimolati: l’essere questi collocati
lontani dal luogo ove dal combaciamento di due metalli dissimili vien data
originariamente la mossa al fluido elettrico, in un lungo circolo conduttore,
e. g. in una lunga catena, di persone, non impedisce che la corrente elettrica
li attraversi, non toglie che se ne risentano; ma soltanto ne rende l’azione so-
pra di essi e l’effetto tanto più debole, quanto è più lungo il circolo. Così
avviene anche adoperando, come sopra, per simili sperienze la boccetta di
Leyden.

Or ripigliando per un momento le sper. e con questa boccetta farò osser-
vare, che se essa non ha una carica qualunque, invano s’impugna dall’uno il
di lei ventre, e se ne tocca l’uncino dall’altro, che fan capo della catena, per
eccitare le convulsioni nella rana anche la più vivace e meglio preparata,
che fa anello di essa catena; dico, niente affatto di carica : che se ella ne
avesse ricevuta una debolissima o conservato solo un picciolissime residuo,