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Riguardo all’estratto delle mie sperienze e spiegazioni che fa il soggetto
della lunga lettera che le scrissi due mesi sono, non ho difficoltà, che Ella lo
pubblichi in alcuni di cotesti Giornali; anzi mi piacerebbe, che venisse inserito
in quello di GREN, oppure mandato al sig. GEHLER di Lipsia, autore dell’ec-
cellente Dizionario di Fisica (Physikalisches Wörterbuch), il quale ha così
bene esposte in varj articoli le altre mie idee sull’Elettricità. A questo suo in-
comparabile Dizionario compito già in 4 parti, ossia tomi assai grossi, l’ultimo
de’ quali comparve nel 179..., ha promesso fin d’allora di aggiungere con un
tomo un ampio supplemento; quale ha annunciato alcuni mesi sono, che
uscirà infallibilmente per la Fiera di S. Michele. Potrebbe dunque ancora
arrivare in tempo tale mio scritto al sig. GEHLER, per farne uso. Ciò che mi di-
spiace è che avendolo io steso in fretta, senza alcun pensiero che dovesse pub-
blicarsi, ho presentato molte cose alla rinfusa come venivano, molte altre ne
ho tralasciate per brevità onde manca al tutto l’ordine e la chiarezza; molto
meno ho posto studio nelle frasi e nello stile. Mi bastava di farmi intendere
da V. S. Ill.ma. Or dunque sia sua cura il migliorarmi in tutto nella traduzione
tedesca, che intende farne. Io intanto aggiungerò in questa 2 a lettera alcun’altra
cosa sul soggetto. Descriverò alcune altre sperienze, esporrò nuove osservazioni
a ulteriore schiarimento della materia; e finalmente mi avanzerò a proporre
delle nuove viste e idee.

Fin dal principio ch’io mi applicai a ripetere e variare le belle e luminose
sperienze di GALVANI, sulle convulsioni eccitate nelle rane ed altri animali
da un’elettricità in certo modo spontanea, provocata cioè senza macchina
elettrica, senza carica di sorta, senza stropicciamento, colla semplice applica-
zione di conduttori metallici, cioè fin dalla primavera del 1792, scopersi che
non era assolutamente necessaria quella preparazione della rana, ch’egli pre-