385
citare nell’atto di compiere il circolo le convulsioni nelle gambe; collocata al
rovescio, col tronco che guardi C , o non si convelle o pochissimo al compiersi
similmente del circolo; si scuote talvolta invece all’atto di romperlo, succedendo
per tal atto un riflusso ossia invertimento della corrente elettrica, come spie-
gherò altrove. Se i due motori di 1 a classe sono più distanti nella Scala, epperò
maggiore la differenza d’azione, come nella fig. 2 a e 3 a , la più forte corrente
che si eccita, ecciterà le convulsioni nella rana anche posta a rovescio, finchè
mantiene questa un certo grado di vitalità; ma verrà finalmente a tale spossa-
tezza che neppure colla combinazione della fig. 3 potranno eccitarvisi le con-
vulsioni, se non collocandola nella posizione favorevole, cioè col tronco verso A :
non si potranno, dico, ottenere le convulsioni all’atto di compiersi il circolo;
ma bene si otterranno allora all’atto di disfarlo, ossia d'interrompere in un luogo
o nell’altro la comunicazione.

Curiosissima cosa è il vedere posta la rana già da un pezzo preparata, e già
molto stanca a pescare col tronco in un bicchiere d’acqua e colle gambe in un
altro, e tuffando a riprese ne’ due bicchieri i capi di un arco metallico, uno de’
quali è di zinco, l’altro di ferro, di ottone, o d’argento, convellersi essa rana or
solamente all’atto del compiersi il circolo coll’immersione, or solamente al-
l’atto d’interrompersi col trar fuori dall’acqua o l’uno o l’altro capo od ambedue,
o separare i pezzi dell’arco medesimo, cioè solamente all’atto di compiersi il
circolo quando il zinco è quello che tocca l’acqua in cui pesca il tronco di rana,
solamente e all’atto della separazione quando posta o la rana o l’arco metallico
al rovescio, il zinco è rivolto all’acqua, in cui pescano le gambe dell’animaletto.

Più bello e grazioso riesce lo spettacolo sperimentando con due rane alla
volta, che peschino ne’ bicchieri una al rovescio dell’altra; giacchè ove al com-
piersi il circolo coll’anzidetto arco fatto dei due metalli, una si convelle, quella
cioè che è rivolta col tronco verso il zinco, e l’altra rimane quieta, balza poi
questa all’atto d’interrompersi all’opposto di qua o di esso circolo, e sta
ferma la prima; e così sempre alternando.

Ho accennato che per tali curiose sperienze dev’essere la rana preparata
da un pezzo e già molto spossata: s’ella è vivace ancora e facilmente eccita-
bile, anche con metalli poco dissimili, ossia distanti di pochi gradi nella Scala,
si convelle in tutte le maniere, tanto se il di lei tronco sia rivolto al metallo
superiore, quanto se sia rivolto all’inferiore, tanto cioè se la corrente vada da
esso tronco alle gambe, quanto se vada da queste al tronco; ma allora si con-
velle d’ordinario solamente all’atto di compiere il circolo, e nulla o poco al-
l’atto di romperlo: viene indi mano mano che s’indebolisce che si convella de-
cisamente anche nel distacco: sì più forte che nel compiersi il circolo, se il suo
tronco è rivolto non verso il superiore, ma verso l’inferiore de’ due metalli:
finalmente arriva, stando rivolta così, a scuotersi solamente nel distacco e nulla
all’atto che si compie il circolo; e viceversa stando rivolta col tronco verso il
metallo superiore.