Volta, Alessandro Lettere al Prof. Francesco Mocchetti - Lettera Seconda 1795 | |||||||
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trico non si termina alla superficie di tal semicoibente ma passa avanti e
con continua corrente torna a capo del circolo, se questo trovisi compito:....
III° Frammento della 2 a Lettera al Mocchetti [ J 36]
Parlando della diversa azione sul fluido elettrico dei diversi Conduttori
di questa 2
a
Classe, i quali a tal riguardo voglion chiamarsi
eccitatori
anch’essi,
sebbene per avventura inferiori a quelli della 1
a
, intendo dire che dispiegano
tali azioni diverse nel mutuo combaciamento sia tra loro, sia con alcuno di
cotesta classe più eccellente; le sper.
e
anzi provano che l’effetto è molto più
grande in questo secondo caso, quando cioè i due corpi della 2
a
classe fra loro
diversi ne prendono di mezzo un terzo della 1
a
; che quando sono tutti e tre
di d.
a
2
a
Classe, avvegnachè diversissimi; a segno tale, che in quest’ultima ma-
niera, senza intervento cioè di alcuno metallo, o Cond.
e
di 1
a
classe non si
riesce mai ad eccitare le convulsioni nè in una rana intiera, nè tampoco in una
mezzo preparata, vuo’ dire scorticata e sventrata soltanto, e a mala pena si
ottengono in una preparata di tutto punto fresca e vivace; laddove nell’altra
maniera, in cui ai due di 2
a
classe diversi tra loro s’interpone uno di 1
a
, come già
s’è detto, non è difficile l’ottener le convulsioni anche nella rana preparata sol-
tanto a metà e fino si può riuscire ad eccitarle in una pure sventrata qualora
il corpo di 1
a
classe sia de’ più potenti come foglio stagnato, o meglio di tutti
zinco, e i due di 2
a
Classe che lo prendono di mezzo de’ più differenti in virtù
come acqua da una parte, ed acido sulfurico concentratissimo (olio di vitriolo)
o meglio un liquore alcalino saturo dall’altra.
A tanto invero io non credea
che si potesse spingere la cosa, e solamente verso la metà di Giugno, poco dopo
l’ultima lettera scrittavi, vi son giunto; l’esperienza però è facilissima.
Deca-
pitata una rana, e finita di trucidare mediante il lacerarle con uno spillone, od
uno stecco tutta la midolla spinale, indi scorticata e distesa sopra un tavolo,
provo a toccarla in tutte le maniere con un arco tutt’intiero di zinco, e non suc-
cede mai alcuna convulsione; bagno poi una parte del suo tronco con un forte
liquor alcalino o immergo in un laghetto del medesimo, e allora applicando
un capo dell’istesso arco di zinco ad una gamba e l’altro capo al tronco bagnato,
o al liquore, mi riesce di veder convulsa la rana nelle gambe massimamente
che balzano.
Se la rana è sventrata, e molto più se è preparata del tutto, le
convulsioni e i sbalzi sono estremamente violenti; e già ho mostrato nella
Lett. prec. che essendo compitamente preparata succedono bene spesso le con-
vulsioni anche senza questo od altro arco metallico, ripiegando una delle gambe
invece e portando la sua parte tendinosa in contatto del dorso così bagnato,