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Ciò posto non fia maraviglia, se anche nel luogo, in cui si combaciano due
conduttori diversi tra loro, sorge parimenti un’azione, ossia risulta da una modi-
ficazione ivi delle forze mutue un impulso al fluido elettrico, che lo porta dal-
l'uno all’altro di tali corpi stropicciantisi; e tanto più facilmente, quantochè
essendo ambi conduttori e affatto permeabili niente fa ostacolo. Quando al-
l’incontro uno dei corpi che si soffregano è coibente, resiste fino ad un certo
segno, non che l’interna massa, ma sibbene la sua superficie strofinata a dare
o ricevere; la quale resistenza non vincerebbesi per avventura se non concor-
ressero più circostanze, cioè perloppiù grande diversità de' due corpi che si
sfregano, un più esatto combaciamento procurato dallo stropiccio, o da una
forte pressione, e l’agitazione e moto indotto nelle molecole superficiali di esso
coibente; la quale agitazione si può credere, che tolga in qualche modo, finchè
dura, l’inerzia ossia coibenza in que' punti della superficie; non altrimenti che
un forte calore agitando appunto e dilatando le parti, rende, come è noto, per
tutto il tempo che dura tale dilatazione ed agitazione, conduttore passabile
qualsivoglia più duro coibente.

Questa circostanza dell’agitazione delle molecole superficiali, per cui tol-
gasi ivi del tutto o scernisi notabilmente la coibenza, potrebbe esser la prin-
cipal ragione, per cui riesce cotanto efficace lo stropicciamento per i corpi
di lor natura coibenti, quantunque in fondo l’azione vera sul fluido elettrico,
l’impulso che riceve, proceda, come dicemmo, dal semplice combaciamento
esatto di due corpi diversi. Ma un debole impulso qual suol essere, non basta,
se non è tolto in tutto o in gran parte l’ostacolo della coibenza.

Or dove non c’è coibenza ostacolo alcuno, dove si combaciano a dovere
buoni conduttori, un impulso anche debolissimo, quale si occasiona da tal
semplice applicazione di due anche non molto diversi, senza stropicciamento
pressione notabile, purchè si tocchino e combacino veramente, vale a smuo-
vere e cacciare dall’uno all’altro il fluido elettrico; i quali corpi essendo al me-
desimo permeabili in tutta la loro estensione succede quindi, che ove formino
un circolo compito, tutto questo si percorra da esso fluido.

La differenza dunque principale sta in questo, che ove ambedue, od uno
solamente dei corpi combaciantisi, è coibente, l’impulso che riceve il fluido
elettrico, o vogliam dire la tensione che acquista, e con cui si porta dall’uno
all’altro, esercitandosi sopra la faccia di un coibente, a tal faccia soltanto si
attacca, e niente, o poco più oltre penetra la superficie, imprimendovisi in
certo modo, o da essa sola si stacca, più oltre s’estende impedito dalla so-
stanza coibente; ove all’incontro siano ambedue i corpi conduttori, progredisce
avanti e continua il corso, niente opponendovisi.

Nel caso ancora di strofinamento di un conduttore con un coibente de-
bole ossia imperfetto, cioè mezzo tra coibente e deferente, come avorio, legno
discretamente secco, carta, ecc., lo smovimento e trasporto del fluido elet-