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su questo soggetto pubblicata nell’Autunno scorso): cotesto gran rumore
avete veduto, mio caro amico, ove è andato a finire: e come tali sperienze,
con cui han creduto i Galvaniani di trionfare, e che invero ne hanno imposto
sulle prime a molti, non solamente nulla provano in favore della pretesa ca-
rica, o sbilancio di fluido elettrico ne’ nervi e muscoli dell’animale così prepa-
rato; ma confermano anzi, moltiplicate e variate in quelle tante maniere, che
ho rapidamente indicato nella mia precedente lettera a voi diretta, confermano,
dico, il principio da me scoperto son già tre anni, e con altre moltissime spe-
rienze dimostrato: cioè che il combaciamento di conduttori dissimili è la vera
causa, che turba l’equilibrio del fluido elettrico, lo toglie al riposo, e lo mette
in corrente continua, ove venga compito il circolo deferente, e mantengasi
senza interruzione : che insomma l’attività, la potenza movente il fluido
elettrico sta tutta nei conduttori medesimi, e si esercita nel luogo ove si affac-
ciano e combaciansi due di essi fra loro dissimili (nel qual senso aggiungo a
questi conduttori il nome di eccitatori o motori ); e niente ne’ nervi o muscoli
dell’animale tagliato e sottoposto alle prove; i quali organi sono in tali spe-
rienze affatto passivi , e come mi sono altre volte espresso, non altro che Elet-
troscopj animali , di una sensibilità invero incomparabile e prodigiosa.

Vi ho mostrato ancora nella stessa lettera come per la più facile intelli-
genza de’ fenomeni che nascono dalle infinitamente varie combinazioni de’
detti conduttori, innalzati da me nell’indicato senso al grado di eccitatori,
torna comodo il dividerli in due grandi Classi, in modo che la 1 a comprenda
i metalli tutti e semimetalli, le piriti, o solfuri metallici, le miniere (in cui però
trovisi il metallo poco o nulla ossidato; poichè, se lo è troppo, non è più buon
conduttore), i carboni ben preparati, e infine alcune pietre, come è stato
recentemente scoperto: tutti conduttori per stessi, che non devono cioè
ad alcun umore la loro virtù conduttrice. La 2 a tutti i liquidi (esclusi gli oleosi
che non sono deferenti), e i corpi contenenti in copia considerabile qualche
umore; sia in istato ancor liquido, libero e fluente, come panni, corde, cuoi,
terre, mattoni ecc. inzuppati, corpi animali e vegetabili freschi e succosi;
sia anche in istato solido o di combinazione, come carne, tendini, nervi, mem-
brane, da cui si è spremuto il sangue e il succo, gelatine, funghi asciutti e mezzo
appassiti, paste di farina cotte, uova sode, latte coagulato, cacio ecc.

Questi corpi annoverati per ultimo, comechè vi si scorga, per poco
spremere se ne possa alcun umore, pur ne contengono, che vi si truova indu-
rito, o più o meno incorporato, che può estrarsi colla distillazione, e che per-
dono anche da col tempo disseccandosi. Or a misura che appassiscono e
seccano divengono men buoni conduttori, quasi coibenti, e coll’ultima sec-
chezza coibenti del tutto. Egli è dunque evidente che, finchè mantengono
virtù conduttrice, e quanto ne mantengono, lo devono all’umore che in essi
si truova, se non libero e fluente, coagulato, in istato fisso, o di combinazione,