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l’ottone, fra i quali stanno il bismuto e i bronzi. Io poi ho spinto le ricerche
più avanti, ed ho trovato, che di due di tali sostanze applicate ai conduttori
umidi o all’acqua medesima, nelle sperienze di cui si tratta, sempre quella che
è superiore nella scala spinge avanti il fluido elettrico nel corpo umido che com-
bacia, e quella che è inferiore lo riceve dal conduttore umido, cui parimenti com-
bacia, e lo rifonde nel metallo superiore; e che tal giro continua, finchè non
s’interrompa il circolo conduttore: che l’ingresso del fluido nella punta della
lingua vi eccita il sapor acido, la sortita o niun sapore o uno alcalino, se i me-
talli cioè distano molto nella scala, come zinco e ferro, foglio stagnato e rame,
piombo e argento, e più di tutto zinco e piombaggine o carbone buono, onde
invertendo la posizione di tai metalli si cangia anche il sapore, ecc.

Merita qualche riflessione, che le piriti o miniere, che sono eccitatori elet-
trici al par dei regoli metallici, stanno tutte o quasi tutte (almeno quelle de-
scritte qui sopra nella lunga nota) colla piombaggine e col carbone nell’ultima
schiera più numerosa, che comprende l’oro, l’argento, il mercurio: che però
essendo tali miniere e piriti o solfuri metallici e il carbone inferiori notabilmente
ai metalli nella virtù conduttrice, par che si debbano avere per inferiori anche
nella virtù eccitatrice; e quindi essendo in questa presso a poco eguali all’oro
e all’argento, anche questi metalli stan bene in fine della scala, la quale va co-
minciata, come ho fatto, dallo zinco, che più di tutti si distingue e si lascia ad-
dietro di gran tratto tutte le altre sostanze. Io immagino dunque che tutte
le annoverate sostanze abbiano virtù di spingere avanti il fluido elettrico ne’
conduttori umidi, che combaciano, ma con forza differente ciascuno; nel che
i superiori nella divisata scala superino mano mano gl’inferiori, tanto più
cioè, quanto più sono distanti in tal distribuzione. Con ciò si spiega come im-
piegando tre pezzi del medesimo metallo, sia pure de’ più potenti, o un arco
di un pezzo solo, riuscendo equipollente la forza, che spinge il fluido elettrico
a destra e a sinistra, non ne segue alcuna corrente, ohe eccitar possa il sapore,
o i moti muscolari; ma si vuole che i due capi dell’arco metallico, che comba-
ciano i capi dell’altro arco conduttore non metallico, siano perfettamente
eguali, e non differiscano neppure per qualche accidentale modificazione di
tempera, levigamento ecc., come ho dimostrato nella prima delle lettere all’a-
bate VASSALLI; altrimenti potrà uno prevalere all’altro, e mettendo il fluido
elettrico in giro eccitare delle convulsioni nella rana preparata di tutto punto
e molto sensibile, compresa nel circolo.

Ho poi scoperto, che anche con un metallo solo perfettamente eguale ne’
suoi due capi, si possono ottenere le convulsioni nella rana preparata e molto
vivace, sol che diversi siano i due conduttori non metallici, o come li chiamo
conduttori della classe umida, diversi, dico, i capi di cotest’altro arco con-
duttore, che combaciano rispettivamente quelli dell’unico metallo. Così collo-
cando la rana puntualmente preparata col tronco in un bicchiere d’acqua e