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1797: io voglio fargli carico di questo. Ma ignorava egli ancora ciò che il
VoLTA aveva esposto, e lungamente ragionato nella sua 3.a Lettera all’Ab.
VASSALLI, pubblicata nell’istesso Giornale Pavese al principio del 1796 (p) .
Pare veramente, che lo ignorasse, mentre s’attacca a combattere una spie-
gazione, che esso VOLTA avea data nella Lettera 2.a, pubblicata due anni prima
nell’istessa opera periodica (q) , delle convulsioni che si eccitano in una rana
preparata, i di cui nervi ischiatici pendenti si adducano al contatto delle nude
carni delle coscie, e di altre simili sperienze, in cui non s‘adoprano metalli,
eppur si ottengono le convulsioni, ricorrendo cioè in tali casi ad uno stimolo
prodotto da urto meccanico, ec.: s’attacca, dico, GALVANI di proposito a com-
battere tale spiegazione azzardata allora dal VOLTA, e in vero poco plausibile,
la quale, dalla maniera con cui venne avanzata può anche dirsi che fosse sem-
plicemente un sospetto; e nulla accenna, che il medesimo l’avesse poi abban-
donata, e sostituitavi altra spiegazione più soddisfacente e analoga ai fenomeni
di questo genere, qual è, che anche pel combaciamento tra loro di conduttori
non metallici, di conduttori umidi, o di 2.a classe, ove sian questi dissimili,
vien incitato, e messo in moto il fluido elettrico; che anch’essi in una parola
i conduttori umidi, sono, come i metalli, eccitatori o motori, sebbene in grado
molto minore, e affatto debole, ec.. Questa cosa, che forma il principale soggetto
di detta Lettera 3.a al VASSALLI, viene ancora più sviluppata dal VOLTA nelle
altre succitate lettere a GREN, ove pone sott’occhio tralle figure ossia tipi, di
cui si è già parlato, anche quello rappresentante la combinazione di tre condut-
tori umidi dissimili, ec..

Non accade dunque più, torno a dire, obbiettargli le sperienze, in cui si
ottengono nella rana compitamente preparata le convulsioni, sia con un solo
ed unico metallo interposto a parti animali, o ad altri conduttori umidi dis-
simili, sia anche senza metallo alcuno, facendo cioè arco di comunicazione
e compiendo il circolo con soli conduttori umidi o di 2.a classe fra loro diversi,
con sole sostanze animali. Non accade moltiplicare e variare somiglianti spe-
rienze, e menarne rumore, predicandole, siccome esenti da ogni sospetto di
elettricità artificiale ed estrinseca, così favorevoli e decisive per l’elettricità
animale propria ed interna. Siffatte obbiezioni sono già prevenute, e abba-
stanza distrutte da VOLTA; e le sue spiegazioni fondate sempre sopra il mede-
simo generale principio, della facoltà cioè che hanno i conduttori dissimili non
solo di 1.a, ma anche di 2.a classe, d’incitare e mettere in corso il fluido elettrico,
soddisfano a tutti gl’indicati casi, e combinazioni.

Potrebbe rimanere solamente qualche difficoltà per quelle tralle sperienze