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tali moti, dico, e sensazioni, tali sorprendentissimi fenomeni, sono indubita-
tamente occasionati dal fluido elettrico messo in moto, che invade e stimola
quelle fibre sensibili ed irritabili, effetti sono immediati o mediati di una vera
Elettricità; e non meritano neppur attenzione le opinioni di coloro, che vanno
ideando, e mettono in scena altro fluido diverso dall’elettrico, o modificano
questo in guisa, che non è più lo stesso, non è più il comune genuino fluido
elettrico (c) , o tentano altrimenti di spiegare gli anzidetti fenomeni, ed altri
analoghi con principj puramente chimici, ec..

Ma credete voi, mio caro ALDINI, credete anche in oggi di buona fede,
che sia questa un’Elettricità animale in senso vero e proprio, cioè originaria
e attiva degli organi, mossa internamente dalle stesse forze vitali, come ha
preteso già GALVANI, ed altri con lui, e il medesimo si sforza pur ancora di
sostenere nell’ultima sua Opera pubblicata mesi sono (d) ? Io per me credo,
e tengo costantemente, che sia anzi un’Elettricità meramente artificiale, ed
estrinseca, mossa cioè dal contatto mutuo dei conduttori, onde vien formato
il circolo, i quali sieno diversi tra loro, o sostanzialmente, o per qualche acci-
dentale differenza: come dalle sue sperienze in mille modi variate è stato
indotto a sospettare fin dapprincipio, ed a credere e sostenere in progresso
con ogni maniera di argomenti il sullodato VOLTA; e come, venendo con lui,
tengono oggi giorno la più parte de’ Fisici, massime oltramontani: anzi m’a-
vanzo a dirvi, che la cosa è ormai portata a tal grado di evidenza, che non soffre
più contrasto quasi da nessuno; e che le obbiezioni, che move il vostro GAL-
VANI in questa recente sua opera, sono state già, tutte prevenute, e sciolte in
guisa, che non hanno più neppure quella forza apparente, che poté per avven-
tura imporne a taluno.

I metalli adunque, e gli altri corpi che chiamansi conduttori, o deferenti,
perchè sendo del tutto permeabili al fluido elettrico, il lasciano, qualor tro-
visi altronde sbilanciato e mosso, liberamente passare e trascorrere per la loro
sostanza, e servono così a ricondurlo all’equilibrio, ec.; questi corpi ha sco-
perto il nostro VOLTA, che posseggono altresì la virtù da niuno prima sospet-
tata in essi, virtù veramente maravigliosa, d’incitare esso fluido elettrico,
toglierlo all’equilibrio e al riposo in cui trovisi, smoverlo, impellerlo, col sem-
plice venire a mutuo contatto due di essi di specie diversa. Sono pertanto
codesti conduttori dissimili (massime i metallici) i veri moventi di quell’elet-
tricità, che giuoca nelle accennate sperienze del GALVANISMO; dessi sono, che
eccitano, mercè il loro combaciamento, la corrente elettrica per tutto il cir-