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fluido elettrico, in un grado debole bensì ma pur sensibile, che ho potuto
rendere manifesto anche all’elettrometro, e misurare. In esse Memorie, oltre
molte altre deduzioni, che sarebbe troppo lungo di quì riferire, ho portato
l’applicazione di tal principio fino a determinare in quali casi nel vario accoz-
zamento e intreccio di più coppie di conduttori metallici diversi variamente
interpolati da conduttori umidi, in quali casi, dico, prevalendo la forza movente
il fluido elettrico, onde son dotati essi corpi, prevalendo da una parte o dal-
l’altra, deve aver luogo la corrente (valevole ad eccitare le convulsioni in una
rana preparata, ch’entri nel circolo, ec.), in qual direzione, e con qual forza,
e in quali casi no, contrapponendosi e bilanciandosi le forze moventi: molti
de’ quali casi, tanto positivi, che negativi, ho espressi con delle figure, ossia
schemi, che pongono la cosa sott’occhio.

Spero, che avrete ricevuto, e la lettera, e le accennate Memorie prima del
mese di Luglio, od al principio del medesimo: da quel tempo fino al presente
sono stato sempre aspettando con impazienza, che mi ragguagliaste dell’in-
contro, che il mio nuovo apparecchio, il quale si fonda intieramente sopra
quell’istesso principio, promosso ad ulteriori applicazioni, ad un numero cioè
più grande di siffatte coppie metalliche, e di tali interpolamenti di sostanze
umide (nel che consiste infine esso apparato), che mi ragguagliaste, dico, del-
l’incontro che il medesimo avrebbe avuto costì, e presso i vostri dotti corri-
spondenti d’altri paesi; e più in particolare delle vostre sperienze. Final-
mente ricevo la tanto desiderata vostra lettera; e questa mi compensa bene
del ritardo, portandomi tale e tanta soddisfazione per i nuovi bellissimi e
stupendi risultati, di cui mi fa parte, che maggiore non avrei potuto aspet-
tare, desiderare.

La calcinazione, ossia nel linguaggio della nuova Chimica, la termos-
sidazione de’ metalli d’ogni specie a freddo, immersi anche solo per brev’ora
nell’acqua semplice, in un collo sviluppo di molta aria inflammabile; una così
pronta termossidazione, che se ne vede tosto l’incominciamento, assieme
alla comparsa di un gran numero di bolle aeree, e sieguonsi ad occhio i pro-
gressi; tale insomma, che in pochi minuti vi presenta la superficie di un filo,
o lastretta metallica tutta coperta della propria calce, è invero un fenomeno
inaspettato, interessantissimo e affatto mirabile. Che poi codesta calcina-
zione venga occasionata manifestamente, e promossa da quella blanda e
continua corrente elettrica, cui incitamento e moto il mio apparato, è
cosa non solo mirabile, ma istruttiva al sommo; la quale apre un campo
fecondo di nuove speculazioni, e ricerche intorno all’influenza del fluido elet-
trico ne’ fenomeni chimici, alla mutua relazione di questi con quello, e promette
infine grandi lumi riguardo all’indole e natura propria del fluido medesimo.
Or tali sono le sperienze fatte primieramente in Inghilterra, e ripetute anche
costì in Vienna, di cui mi date contezza. Noi dobbiamo singolarmente così