149
un più o men forte bruciore sulla pelle delle parti sensibili se continui il con-
tatto; ed eccita infine negli organi del gusto, della vista, e dell’udito, delle
sensazioni proprie a ciascuno di questi sensi, di sapore cioè, di luce, e di suono,
intorno ai quali effetti tutti sopra i corpi viventi intieri, e loro diversi organi,
e sopra i membri e parti recise, in cui trovasi ancora superstite qualche vitalità
quando crederebbesi altrimenti affatto estinta, ho scoperto de’ fenomeni af-
fatto curiosi, e molto interessanti l’economia animale; de’ quali vi tratterò
qualche altra volta.

Or questo medesimo Apparato oltre tali e tanti fenomeni semplicemente
elettrici ed altri elettrico-fisiologici, ne presenta ora di elettrico-chimici non
meno sorprendenti, come si sono da noi già considerati per ottenere, ed esa-
minare i quali possono congegnarsi in diversa maniera i pezzi di quello che
chiamo apparecchio secondario; ma io ho prescelto quello, che dietro la stessa
figura passo senza altro a più particolarmente descrivervi.

B B B B sono quattro bottiglie di vetro (possono servire egualmente de’
portanti di legno a foggia di candelieri) co’ loro turaccioli di sughero; in cia-
scuno de’ quali s’impianta in modo da poter alzarsi ed abbassarsi a volontà
un grosso filo d’ottone, o di rame inargentato, il quale ripiegato nella parte
superiore orizzontalmente in circolo, ed increspato a guisa di onde o denti
presenta una specie di corona o o o o.

Fra le bottiglie 1 e 2, 2 e 3, 3 e 4, sono sospese le boccette o tubi t t t
pieni d’acqua pura, in cui pescano i fili metallici che voglionsi sottoporre
alla calcinazione. Questi fili o attraversano il turacciolo di sughero e si pro-
lungano fuori tanto da formare de’ bracci, con cui posare sopra le rispettive
corone, nicchiandosi in qualcuno de’ cavi, ossia tra due denti; oppure ciò
che è in molti casi più comodo, questi bracci sono di un altro grosso filo schiac-
ciato in testa, e conficcato stabilmente in esso turacciolo fino a traforarlo
appena, senza punto sopravanzare nell’interno del tubo; e i fili o lastrette
sottili da calcinarsi, e da cambiarsi quando si vuole, entrano da questa parte
negli stessi fori di detto filo schiacciato e fisso, e strisciano con pressione al
lungo d’esso per avervi una sicura comunicazione.