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non essendo molto ben in ordine le cose, abbenchè le commozioni che dava
tal Apparato di 80 o più tazzette, fossero notabilmente più forti che quelle
di uno di 40, il quale riusciva invece meglio per gli anzidetti fenomeni chimici.

Riguardo all’apparecchio secondario adattato per tali calcinazioni me-
talliche e per raccoglierne l’aria proveniente dalla decomposizione dell’acqua,
vi descriverò quello che adopero più comunemente, e che per essere adattato
ad una varietà di sperienze, e poter servire comodamente a molte simultanee,
è ancora abbastanza semplice.

da E 47 γ.

La figura qui annessa lo presenta nelle bottiglie B B B B coi pezzi loro
aggiunti come pure presenta nel resto del circolo ossia serie di bicchieri
A A A A A l’apparato primario movente l’elettricità, a quello unito, riguardo
al quale Apparato primario stimo|permettetemi pur bene di accennare qui di
passaggio e ricordarvi alcune cose consentanee ai miei principij e a ciò che
già vi scriveva nelle lettere in cui vi diedi una più ampia descrizione si di
questo a tazze, che dell’altro apparato a colonna.

A A A ecc. sono dunque i bicchierini contenenti l’acqua salata, e comuni-
canti per mezzo degli archetti metallici b b b..., ciascuno dei quali ha saldato
alle due estremità le rispettive lastrette di rame, e di zinco, r r r r... z z z:
finalmente C D sono due grossi fili metallici, che comunicano ampiamente
e liberamente uno colla prima, l’altro coll’ultima tazza più grandi degli inter-
medj bicchieri, e sono destinati a stabilire o togliere a volontà le comunica-
zioni co’ pezzi dell’apparecchio secondario.

Quest’è dunque 1’Apparato motore, che chiamo a corona di tazze, il
quale secondo i medesimi principj di quello a colonna, da cui non differisce
già sostanzialmente ma solo per la forma, spinge continuamente il fluido elet-
trico da un capo all’altro di tal corona nella direzione indicata dalle freccie
c d, tendendo a diradarlo, e diradandolo infatti dalla parte C, c e massime
all’estremità, e accumulandolo verso l’altra estremità D, d, con tanto maggior
forza, quanto la serie dei bicchieri così concatenati è più numerosa, giacchè
a ciascun contatto dei metalli diversi si aggiunge un impulso al fluido elettrico
cosicchè se arrivano a 50 può innalzare a dirittura il mio elettrometro a paglie
sottili ad un grado, cioè far divergere quelle di una mezza linea ecc. come vi
ho fatto già osservare; il quale produce una corrente continuata se con altri
conduttori, si compisca il circolo; una scossa proporzionata a tal forza, ed
alla più o men perfetta comunicazione, se i conduttori che compiono il circolo
siano le braccia, od altre parti del corpo suscettibili di convulsione; cagiona