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parsa delle bolle aeree e in un la calcinazione d’uno o più fili metallici....
molto più celere e cospicua: decomposizione e calcinazione manifeste a
segno, che, essendo detti fili (vedi fig. .....) grossi anche più di 1/2 linea e
tuffati per più di un pollice, presenteranno tosto all’occhio, gli uni, ossia i
bracci c.c.c. rivolti contro la corrente elettrica, una copia grandissima di bolle
d’aria, molto aderenti al filo medesimo ed ingrossantisi mano mano, e molte
minutissime salienti all’alto di continuo in lunghe e spesse righe; gli altri
d.d.d. rivolti all’opposto, e da cui sorte la corrente, la sopra indicata specie
di fumo o nube involgente, e la lunga striscia di calce giù piovente dalla
punta ecc.

Veduto che un apparato di 20 in 30 tazzette fa tanto, sol che sia in buon
ordine, possiamo benaspettarci, che componendolo di 40 o 50 in ragione, che
divien atto a dare le scosse più forti ad eccitare un più pronto e vivo bruciore
nelle parti sensibili, e ad innalzare l’Elettrometro a paglie anche senza l’ajuto
del Condensatore, a circa 1 grado, come già vedemmo e con quell’ajuto a
molti gradi, e a far vedere benanche la scintilla, promoverà del pari con
maggior efficacia li già descritti effetti chimici. Osservasi infatti, che la com-
parsa della calce metallica da una parte e delle bolle d’aria dall’altra è assai
più pronta e abbondante anche per fili o lastrette di circa 1 linea di lar-
ghezza.

Oltre l’ingrossare a vista d’occhio le bolle aderenti, e spiccarsene tratto
tratto alcune delle più grandi, infinite sono le minute, che montano in folla;
il qual profluvio incessante di bollicine presenta pure un vago spettacolo,
massime se contemplisi con una lente. La copia poi della calce, che va for-
mandosi, non già d’attorno ai fili, ossia bracci de’ fili metallici c c c cui circon-
dano le tante bolle, i quali anzi ben poca ne forniscono, e niente o quasi sul
principio, come ho già fatto osservare, bensì intorno agli altri bracci d d d, che
niuna bolla presentano sulle prime, e in progresso sol poche e rare, la copia,
dico, di calce fornita da questi è tanto abbondante, che in breve d’ora mo-
stransi essi tutti ricoperti di grossi fiocchi della medesima (ciò osservasi singo-
larmente ne’ fili d’argento, di rame, e di ottone), oltre ad una quantità che si
raccoglie a forma di sedimento in fondo alle rispettive tazzette, e vi occupa
a capo di alcune ore l’altezza di due, tre linee, e più ancora.

Egli è però rimarcabile, che accrescendo il numero delle tazzette o tubi
oltre i 40 o 50, portandolo cioè a 80, 100 ecc. con che crescono a proporzione
gli effetti di ungrande Apparato tanto sull’Elettrometro, quanto sui nostri
sensi, innalzandosi quello di circa 2 gradi a dirittura, cioè senza l’ajuto del
Condensatore, e risentendosi questi sia per la scossa, sia per il bruciore alla
pelle ecc. a un segno di divenirne le prove affatto insopportabili; non aumen-
tino del pari i sopradescritti effetti chimici della decomposizione cioè dell’acqua,
e della ossidazione di fili metallici. Mi è parso anzi talvolta, che scemassero,