196
essa Torpedine, dovrebbero aversi le scosse ad ogni momento che si tentasse
la prova, e quante volte si volesse, senza aspettare sforzo alcuno dell’ani-
male, o la sua volontà; e che queste scosse involontarie per parte di esso,
ed eccitate su di noi a voglia nostra per ogni nuovo toccamento, sarebbero
anche più poderose, quanto più ampio fosse il contatto sì dell’armatura
metallica posta sulla schiena del pesce, che del ventre suo applicato al bacile,
o al panno bagnato, e quanto più fosser umide le mani di chi sperimenta,
e combaciassero più larghe superficie di conduttori: il tutto analogamente
a ciò che osservasi nelle pile riguardo al più facile e copioso trascorrimento
del fluido elettrico a misura delle migliori comunicazioni e più ampj comba-
ciamenti de’ conduttori umidi tra loro, e coi metalli.

Armata così, e compressa la Torpedine imiterà dunque meglio la pila,
secondo io immagino, dandovi immancabilmente la scossa per ogni congruo
toccamento (accompagnata tale scossa dal noto lampo, o chiaror passeggiero
entro gli occhi, qualora la scarica si porti ad attraversare qualche parte della
vostra testa), e mantenendo una corrente continuata di fluido elettrico da
un estremo de’ suoi organi all’altro per quell’arco o catena di buoni con-
duttori, con cui si faccian comunicare a dovere. Colla qual corrente continuata
potrà anche produrre, oltre le scosse e il lampo, quel dolor pungente, quel
vivo bruciore sulla pelle del volto o d’altre parti delicate, che vi producono
le nostre pile; e basterà per ciò, che venga a toccare questa o quella parte
nuda e di pelle delicata, e molto più la viva carne di qualche piaga o ferita,
un filo metallico prolungato dall’armata schiena della Torpedine, intanto
che con una mano ben umida la persona che fa la prova comunica ampia-
mente col bacile su cui la Torpedine giace col ventre; o inversamente che
il filo metallico proceda da cotesto bacile, ecc.

Siccome cogli elettromotori artificiali il polo negativo è quello che ec-
cita un dolore molto più rabbioso e cocente; così avvenendo lo stesso colla
Torpedine, che dobbiam pur tenere per un elettromotore naturale, si capirà
anche da questa sperienza in quale delle due parti risieda l’elettricità sua
per eccesso, in quale l’elettricità per difetto, se la scarica facciasi dalla schiena
al ventre, o dal ventre alla schiena: la qual cosa importa pure di sapere.

Nella stessa maniera potrà eccitarsi eziandio il sapore sulla lingua, e
questo acido od alcalino, secondo che sarà rivolta la punta di essa lingua
verso il polo positivo, o negativo degli organi, come sapete che accade colle
pile. Ma acciò non si confonda la sensazione di sapore colla scossa, e col bru-
ciore, converrà lasciare indebolire molto l’azione di detti organi, come ap-
punto facciamo per lo stesso fine colle pile.

Finalmente se nel modo sopra indicato, od in altro, può ridursi la Tor-
pedine, ossia l’uno o l’altro de’ suoi organi elettrici, od ambedue, che fora
meglio, ad agire incessantemente, voglia essa o non voglia, come mi lusingo