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male? E quando avran pur cessato d’essere sensibili al dito tali scosse, io
non dubito che non lo siano ancora per lungo tempo a delle rane prepa-
rate, per farle balzare. Or dunque gioverà provare, fino a qual segno, e fino
a quanto tempo si possa estendere cotale azione sensibile sopra un elettro-
metro diprodigiosa delicatezza, quali sono coteste rane preparate alla
maniera di GALVANI.

A proposito di tali rane, o tronchi di rane così preparati, che per un nulla
di poter elettrico si scuotono, onde la più debole azione ancor della Torpedine
le fa sbattere e saltare, voglionsi aver presenti e sarà pur bene il ripetere
e variare le belle sperienze di esso GALVANI, il quale poste avendone alcune
sulla schiena, e a’ fianchi del pesce coricato sopra un panno bagnato, le vide
dibattersi tratto tratto, e talor quasi di continuo, senza che venisse essa Tor-
pedine irritata, o desse segno di lanciare la scarica. Questo ci porterebbe a
riguardare i di lei organi elettrici come sempre montati, ed in attuale azione
fino a un certo segno, aventi perciò nelle loro parti abbastanza di comuni-
cazione per un qualche trascorrimento continuo di fluido elettrico dalla
schiena al ventre, o viceversa; trascorrimento assai scarso però, sicchè ba-
stando a scuotere que’ tronchi di rana estremamente eccitabili, non valga
a portare scosse sensibili alle nostre mani e braccia; per produrre le quali
vi voglia una più rapida e copiosa corrente, e per questa una più perfetta
comunicazione, e congruo contatto delle parti tutte di essi organi elettro-
motori: al che come già dicemmo, si richiede od uno sforzo dell’animale,
che è probabilmente una compressione che vi porta, od altro mezzo equi-
valente. Può anche supporsi, che nello stato naturale e di quiete della Torpe-
dine non v’abbia per avventura che qualcuno dei tanti tubi o colonnette,
di cui son composti i di lei organi elettrici, il quale sia in azione, e mantenga
una piccola corrente; ovvero che ciascuna di tai colonnette agisca separata-
mente; e che poi si uniscano tutte insieme, e cospirino a formare una gran
piena per le valide scosse sotto lo sforzo, o la compressione, di cui si è detto.
Quindi ancora rilevasi l’importanza di esplorare tali organi separati dal
corpo, or insieme, or parte a parte, come ho suggerito più sopra, e voi meglio
saprete immaginare.

Ecco quante ricerche anatomiche, e fisiologiche vi si presentano da fare,
oltre i molti tentativi e sperimenti fisici, che vi ho proposti, ed altri, che senza
mio suggerimento saprete voi stesso ideare ed eseguire. Riguardo a quelle
non dubito, che quanto più esaminerete, e scandaglierete gli organi elettrici
della Torpedine, non siate per ravvisarvi una più grande rassomiglianza colle
mie pile, anzi una essenziale conformità, con quelle che chiamo di terzo ge-
nere. La costruzione affatto singolare di tali organi fu per gran tempo un
arcano per i Fisici, e per i Fisiologi, e forse lo è ancora per molti; ma cessò
d’esserlo per me dal momento che giunsi a costrurre i miei apparati elettro-