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si aggiunsero in seguito da altri fisici, che si accinsero a ripetere, e variare
le Sperienze Galvaniane; fra’ quali merita di essere distinto il nostro VOLTA
Professore di Fisica Sperimentale nell’Università di Pavia e venerato mio
Maestro. Le principali di queste nuove scoperte a lui dovute, e pubblicate
nelle prime sue Memorie del 1792. e 1793. (che si trovano negli Annali di
Chimica stampati in Pavia dal Professore BRUGNATELLI) sono varie sensa-
zioni, che si eccitano cogli stessi artifizj, coll’applicazione cioè di cotali archi
composti di due metalli diversi: sensazioni cioè di sapore sulla lingua, e
questo acido od alcalino, secondo la disposizione rispettivamente ad essa lingua
di tali metalli combinati, ed anche quando non toccano questi immedia-
tamente la lingua, ma vi comunicano soltanto per mezzo di altri conduttori
non metallici; di un lampo ossia fulgore passaggiero negli occhi; di bruciore
più o meno vivo e sostenuto nelle parti molto delicate, o spogliate degli
integumenti, nelle piaghe, ec.: ma soprattutto l’aver dimostrato, che la
condizione essenziale perchè vengano prodotte, e quelle convulsioni, e queste
sensazioni, ella è, che nell’arco conduttore, con cui compiesi il circolo, trovinsi
a contatto conduttori di specie diversa, singolarmente metallici, onde poi con-
chiuse fin dall’Autunno dell’istesso anno 1792., che tali effetti provenivano
tutti, non già da un’elettricità animale nel vero senso, cioè propria e attiva
degli organi, come opinato avea, e volle poi sostenere anche in seguito il
sullodato GALVANI con ALDINI, ed altri suoi seguaci, e come egli stesso il
VOLTA avea pur adottato in sulle prime sotto certe condizioni; ma sibbene
da un’elettricità artificiale, ed estrinseca, mossa cioè dal mutuo contatto di
essi conduttori diversi, singolarmente metallici. Dietro codesta nuova sentenza
del Professore di Pavia, che mantenne poi sempre e difese contro ogni attacco,
la causa degli indicati fenomeni parvegli, e fu trovato in allora conveniente,
che si chiamasse piuttosto Elettricità metallica, che Elettricità animale.

§ 3. Dicesi metallica, non già che sia propria esclusivamente dei me-
talli; ma per l’eccellenza di questi, che VOLTA chiamò conduttori e motori
di prima classe (aggiungendo a questa classe anche i Carboni) nel potere
d’incitare, e movere il fluido elettrico pel semplice mutuo loro contatto;
del quale potere non sono già privi affatto gli altri conduttori non metallici,
i conduttori umidi, o di seconda classe, essendosi l’istesso VOLTA, il quale
ne dubitò per qualche tempo, accertato alla fine, e mostrato avendoci con
molte prove, che ne godono pur essi, ove vengano parimente a toccarsi
due di specie diversa, sebbene in grado incomparabilmente più debole che
i metalli; e generalizzato avendo così il principio della forza incitatrice e
motrice del fluido elettrico propria de’ conduttori. Di questa dunque godono
in qualche grado anche i conduttori umidi, o di 2. classe, avvegnachè in
generale molto meno de’ metalli, come si è detto. Epperò non è meraviglia,
se anche senza alcuno di questi si riesce talvolta ad eccitare delle convul-