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nell’altra miglior maniera, cioè colla larga lastra metallica impugnata a
dovere; e per quelle cariche, che produrrebbero commozioni abbastanza forti,
e molto dolorose all’altro dito tuffato nell’acqua, non si abbia a questo e
a quello che un debolissimo senso di scossa, anzi al dito, che tocca colla sola
punta o polpastrello, ivi un leggier pizzicore, piuttosto che una vera scossa.

§ 105. Dalle quali sperienze colle boccie di Leyden confrontate con quelle
degli Elettro-motori si rileva, che questi con una tensione da 8. in 10. volte
minore eccitano eguali scosse alle eccitate da una boccia di vetro sottile, e
di 1. piede quadrato di armatura: (questa in fatti per dare la minima scossa
nel modo suddescritto vuol essere caricata ad 1/2 grado, laddove l’Elettro-
motore composto di 3. o 4. coppie di rame, e zinco, che pure la , non ar-
riva che ad 1/20, o al più ad 1/15 di grado): e che con boccia, o batterie mano
mano più capaci, le cariche richieste ad agguagliare le scosse degli Elettro-
motori, vanno diminuendo, ed accostandosi così alle tensioni di questi: ma
che per giungere a pareggiarli in ciò, a dare cioè eguali scosse con eguali ten-
sioni, dovrebbero ingrandirsi esse batterie di ben molto. Le quali cose tutte
convengono perfettamente con ciò, che è stato con tante altre prove de-
dotto e mostrato negli articoli 3. ° e 4.° ove anche si son date ragionando
le più ampie spiegazioni.

CONCLUSIONE.

§ 106. Considerati ormai sotto tutti gli aspetti i fenomeni, che la cor-
rente eccitata dagli Elettro-motori produce negli organi animali, e che in-
teressano quindi la Fisiologia, ne restano molti altri e Fisici, e Chimici non
meno stupendi sopra varie sostanze non organiche, specialmente sopra gli
stessi metalli, l’acqua, e diversi sali: cioè l’arroventamento, e fusione de’
fili, e foglie metalliche, lo svolgimento dei gas ossigene, ed idrogene dal-
l’acqua, e di altri gas da altri liquori, le ossidazioni, e disossidazioni, ed altre
composizioni, e decomposizioni. Ma cotali effetti, tuttochè operati dallo
stesso agente, sortono in certa maniera dalla sfera del Galvanismo, il quale
in origine versava soltanto intorno a certa azione supposta proveniente dagli
organi animali, intorno cioè a ciò, che da GALVANI fu chiamato elettricità
animale; sebbene in seguito poi, avanzatosi a riguardare tal azione anche
come proveniente d’altronde, limitavasi tuttavia esso GALVANI a conside-
rarla in quanto veniva portata sopra codesti organi, e dai medesimi in certa
maniera modificata: mentre di tutti quegl’altri cospicui fenomeni ne’ corpi
inorganici non presentava neppur l’idea. La scoperta di tali nuovi fenomeni
più maravigliosi ancora dei primi, e che aprono un vastissimo campo di ri-