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ARTICOLO VII.

Continuazione dell’Articolo precedente: ossia particolari osservazioni intorno ad
alcune circostanze, che modificano la forza e la qualità delle impressioni
portate dagli Elettro-motori sui nostri organi.

§ 94. Riuscendo le sensazioni eccitate dalla corrente elettrica più vive
e forti a norma che questa è più copiosa e spedita, e altronde essendo i con-
duttori umidi, o di seconda classe tutti molto imperfetti, e massime l’acqua
semplice e pura, per nulla dire de’ corpi non abbastanza intrisi, alla qual
imperfezione però si rimedia non poco con dare ad essi conduttori picciola
lunghezza, e in vece grande larghezza, onde il torrente elettrico diramar si
possa in molte strade, ec.: come abbiam detto in più luoghi di questo scritto,
e mostrato particolarmente nell’Articolo 5.°, è facile intendere quanto sia
importante, che tali conduttori umidi lo siano a dovere, che l’umore sia sa-
lino anzichè acqua schietta, che non siano troppo prolungati, e sopratutto
che una assai ampia superficie presentino all’ingresso, o sortita del fluido
elettrico, e larghi pur sieno in tutto il tratto ch’esso dee percorrere eccetto
soltanto il luogo ove ha giustamente a stimolare quelle tali fibre, che ci pro-
poniamo di eccitare. Quivi pertanto è spediente, e talvolta necessario, che
ristringasi la corrente, facciasi il passaggio per pochi punti della lingua, del-
l’occhio, della ferita, ec. se voglionsi eccitare le sensazioni di sapore, di luce,
di bruciore, anche con Elettro-motori debolissimi, e perfino col più semplice,
formato cioè di due soli pezzi metallici diversi. Ma l’applicazione del polo
opposto, ossia dell’altro metallo all’altra parte del corpo, o conduttore umido
qualsiasi comunicante con esso, dee farsi con un’ampia superficie: e in niun
luogo poi di tali conduttori umidi, che compiranno il circolo, ha da incon-
trarsi strettezza che angustii il passaggio dell’elettrico torrente, eccetto,
come or dicevamo, il luogo di quelle fibre od organi, a cui vuolsi portare ben
efficace lo stimolo. Or dunque questo lo è tanto più, quanto più largo, e non
lungo passaggio si offre alla corrente elettrica in tutto il giro, e quanto più
stretto nell’unico sito, in cui trovansi quelle tali fibre od organi.

Per ciò, se tutta la lingua si tenga tuffata nell’acqua di un vaso, la quale
comunichi pur largamente con una lastra di zinco, e questa poi si venga a
toccare con altra lastra d’argento, o di rame comunicante con tutta la palma
della mano ben umettata, non si sentirà il sapor acido, come si sente se in
quell’acqua trovisi intinta invece la sola punta di essa lingua. Così pure
non si sentirà, o pochissimo, ancorchè si delibi in tal maniera l’acqua col-
l’apice della lingua, se d’altra parte non l’intiera palma, ma pochi punti
della mano, o un sol dito vengano applicati all’altro metallo. In quest’ultimo