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lingua dalla parte di quello de’ due metalli, che pel contatto coll'altro viene
elettrizzato in meno, qualora il sapor acido, che fa sentire quest’altro metallo
elettrizzato in più, sia pur debole, o per essere tai metalli poco diversi, o
per non essere il più convenientemente applicati.

§ 93. Ecco dunque anche riguardo alle sensazioni di sapore, compito
il parallelo fra l’elettricità ordinaria delle comuni macchine, e quella degli
Elettro-motori Voltiani, ottenendosi gli stessi stessissimi effetti, colla sola
differenza del più o meno; e questo dipendentemente, com’è ben giusto,
dalla maggiore, o minor copia di fluido elettrico, che movono, e fanno scor-
rere in dati istanti le une e gli altri: nel che il vantaggio sta, come in tante
maniere si è mostrato, per gli Elettromotori. Ma l’importanza maggiore,
che attaccava il nostro VOLTA a queste sperienze delle sensazioni di sapore
eccitate sulla lingua dall’elettricità positiva e negativa de’ conduttori delle
ordinarie macchine, sensazioni simili a quelle che eccitano gli Elettro-motori,
sia semplici, cioè formati dall’accoppiamento di due soli metalli di diversa
specie, sia composti di un numero qualunque di tali coppie metalliche, l’im-
portanza, dico, maggiore, che vi attaccava quel sagacissimo sperimentatore,
e il frutto più grande, che ne ritrasse, si fu di scoprire per tal modo quale
dei due metalli, che si toccano, venga ad elettrizzarsi continuamente in più,
ed a versar quindi il fluido elettrico mano mano ricevuto nel conduttore
umido cui trovisi d’altra parte applicato, quale ad elettrizzarsi via via in
meno e quinci a succhiare di tal fluido, a ristoro delle sue continue perdite,
dal medesimo, o da altro conduttore, cui parimente stia esso metallo appli-
cato: in guisa che il circolo sia compito, come richiedesi acciò abbia luogo la
corrente continuata in giro. Appariva dunque, che quel metallo viene elet-
trizzato in più, il quale rivolto verso la punta della lingua vi eccita non altri-
menti che il conduttore positivo della macchina elettrica il sapor acido, e
quello elettrizzato in meno, che a somiglianza del conduttore negativo vi ec-
cita o niun sapore sensibile, o quello tirante all’alcalino. Così aveva conchiuso
esso VOLTA, e determinato, fin dalle sue prime sperienze, e molto tempo
avanti che fosse giunto ad ottenerne segni sensibili all’elettrometro, che dei
metalli, oro, argento, rame, ferro, stagno, zinco, i superiori secondo quest’or-
dine danno fluido elettrico agli inferiori, e tanto più, quanto più distano
nell’ordine medesimo. Il che poi venne compiutamente confermato da quelle
altre sue sperienze luminosissime, con cui ebbe segni distinti all’elettro-
metro, dapprima coll’ajuto del Condensatore, poi anche senza: di che ab-
biamo lungamente parlato a suo luogo.