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tare nei nervi del gusto, quando è diretto contro dette loro papille, ossia
quando entra per l’apice della lingua, e si avanza verso la di lei base, tal
sensazione, che è, od emula quella di sapor acido; e quando ha la direzione
opposta, cioè dalla base all’apice della lingua, e sorte da questo, tal altra
sensazione che assomiglia al sapor alcalino.

§ 90. Così ragionava, e conchiudeva colla scorta di decisive sperienze
il nostro VOLTA, fin dai primi anni che era comparso il così detto Galvanismo,
rivolgendosi per maggiore conferma a far prove analoghe coll’elettricità
comune delle ordinarie macchine. Riuscì dunque ad avere le sensazioni di
sapor acido dal conduttore positivo, ossia elettrizzato in più di una buona
macchina elettrica, e di sapore avente dell’alcalino dal conduttore nega-
tivo, ossia elettrizzato in meno, le prime abbastanza decise e marcate, le
seconde non tanto, col tener applicata la punta della lingua a quel condut-
tore, e a questo, mentre faceasi giuocar continuatamente essa macchina,
onde si mantenesse la corrente elettrica. Questa corrente continuata è per
tal conto simile a quella di un Elettro-motore, ma non è già eguale, e la cede
di molto per conto della quantità di fluido, che fa passare in dati istanti.
Abbiam veduto infatti ne’ precedenti articoli, che in un minuto terzo, e for-
s’anche in meno, una pila di 60. gruppi versa tanto fluido elettrico da cari-
care a circa 1. grado dell’elettrometro a paglie (tale essendo la sua propria
tensione) una batteria di 20. 30. 40. piedi quadrati di armatura; e che quindi
in 8. o 10. terzi minuti porterebbe egualmente 1. grado di carica ad altra
batteria di 200. piedi quadrati, e più: ciò, che una delle migliori macchine
elettriche non giugne a fare in uno, o due minuti secondi. Per questa minore
copia adunque di fluido elettrico, che mettono in corso, e fan passare le mac-
chine elettriche anche più potenti a ciascun momento in paragone di quella,
che promovono le pile, men viva è la sensazione di sapore, che eccitano sulla
lingua i conduttori di tali macchine, ancorchè applicati essendo a pochi
punti del di lei apice, ed essa corrente eserciti sopra questi in tal forzato an-
gusto passaggio tutta la sua energia: come pure è nullo, o assai meno sensi-
bile il dolore, che possono con tale corrente, tuttochè continuata, far nascere
in qualunque parte più delicata del corpo, in una piaga, o ferita, investita
pure in pochi punti, a paragone di quello, che vi eccitano le correnti perenni,
e ben più copiose indotte dagli Elettromotori.

§ 91. Così è: debolissime riescono, e quasi nulle le sensazioni tanto di
sapore, quanto di dolore, per la corrente di fluido elettrico, che passa dal
conduttore della macchina elettrizzato in più alla lingua, o ad altre parti
sensibilissime poste al di lui contatto, e progredisce quindi discendendo per
la persona al suolo (o tutt’all’opposto, come ben si comprende, se il condut-
tore venga elettrizzato in meno): debolissime, e quasi nulle tali sensazioni,
massime se la macchina sia poco attiva, e nulle poi affatto e le scosse e le