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della lingua non tocchi immediatamente questo o quel capo dell’apparato
metallico, ma vi comunichi per mezzo di un più o men lungo conduttore
umido, o di parecchi, es. gr. coll’interposizione di una massa d’acqua conte-
nuta in un catino, di una grossa fune, o larga lista di cartone imbevutane
a dovere, di una persona, ec.: come ne ha mostrato il nostro VOLTA fin da
quando nella continuazione delle sue prime memorie sul Galvanismo pubblicò
una serie di tali sperienze nel 1793., ed anni seguenti.

§ 89. Dal che manifestamente si deduce, che gl’indicati due sapori non
sono già portati alla lingua da quel poco d’acido, e da quel poco d’alcali,
che (come vedremo in un articolo seguente) si svolgono realmente per la
virtù ed azione dell’Elettro-motore, il primo ne’ punti di contatto dell’acqua
con quel metallo, che acquista mercè di tal azione l’elettricità positiva, e
versa quindi il fluido elettrico, di cui va continuamente carico, nell’acqua
medesima, il secondo ne’ punti di contatto pure dell’umor acqueo coll’altro
metallo, che elettrizzato negativamente tira a quel fluido elettrico, di cui
continuamente abbisogna per ristorarsi: tali sensazioni, io dico, di sapore,
che prova la lingua, non provengono da quelle molecole qui di alcali, di
acido, veri e reali, come alcuni han pensato, e a prima giunta può sembrar
verisimile: ma bensì vi vengono eccitati immediatamente dall’istesso fluido
elettrico, che messo in corrente entra per la punta della lingua, e passa ad-
dentro, od all’opposto ne sorte. Come mai infatti potrebbero quelle piccolis-
sime dosi di acido svolto in un luogo, e di alcali in un altro giungere fino
alla lingua attraverso tutta l’acqua di un gran catino, pel lungo tratto di
un cartone, o di una corda bagnata, attraverso una, e più persone, od altri
conduttori umidi interposti? Eppure con tutti questi frammezzi, purchè
il circolo sia compito, onde abbia luogo la corrente elettrica continua, non
lascia essa lingua di venir affetta delle indicate sensazioni di un tal quale
sapor alcalino, o di un sapor acido più marcato, secondo la direzione di detta
corrente (§ prec.). Più: se l’acqua del catino, o del cartone inzuppato, ec.
siasi a bella posta alcalizzata, leggermente sì, tanto però, che se ne senta
il sapore, avverrà, che tenendovi intinto l’apice della lingua, quel poco di
sapor alcalino, che vi prova, resti eliso, e subentri il sapor acido più o meno
sentito, tostochè si faccia comunicare convenientemente ad essa acqua al-
calizzata il polo positivo di una pila di discreta forza, mentre la persona co-
munica colle mani ben umettate col polo negativo. Or qui tutto l’umore ne’
punti di contatto colla lingua, e nell’intiera sua massa rimane ancora alca-
lizzato, non venendo tosto neutralizzato, e non bastando di gran lunga l’acido
a saturare quell’alcali: nondimeno si prova dalla lingua una sensazione pre-
valente di sapor acido. Questa impressione dunque viene non da acido vero,
e materiale, che si applichi alle sue papille nervee, e le vellichi; ma dalla
stessa corrente di fluido elettrico, il quale ha la singolare proprietà di ecci-