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metalli poco diversi fra loro in ordine alla facoltà elettro-motrice, come
argento e ferro, ferro e stagno, ec. in guisa che portati a mutuo contatto,
quello che si elettrizza positivamente, cioè in più si rivolga contro l’apice di
essa lingua, e vi spinga dentro il fluido elettrico: ove invece si applichino al
rovescio, sicchè tale debolissima corrente elettrica sorta dall’apice della
lingua, il sapore alcalino riesce o insensibile affatto, o mal distinto. Quindi
son nati i dubbj dei Galvanisti su tal diversità dei sapori, scoperta e soste-
nuta da VOLTA, e che presso di lui era molto significante, come tosto vedremo:
diversità, che tutti dovettero finalmente riconoscere, anche quelli che ripu-
gnanti alle conseguenze, che il grande Fisico ne deduceva, dissentivano dalla
sua teoria dell’elettricità metallica nel senso da lui inteso, e tante volte spie-
gato.

Ma se i due metalli, o motori di prima classe scelti per tali sperienze
siano de’ più diversi, ossia de’ più attivi nel mutuo contatto, es. gr. argento
e stagno, o meglio assai argento e zinco, o meglio ancora zinco e certi car-
boni, zinco e piombaggine, e sopra tutti zinco e magnese nero cristallizzato,
anche il sapor alcalino sulla punta della lingua contro cui trovisi rivolto quello
dei due, che si elettrizza negativamente, ossia in meno, sarà più che sensibile,
e marcatissimo: il sapor acido poi nell’opposta maniera così vivo, da riuscir
quasi insopportabile.

Che se tanto fa una coppia sola di metalli ben assortiti, e ben appli-
cati alla lingua, quanto non faranno più coppie congegnate in una pila, in
un apparato a corona di tazze, od altro Elettromotore composto? Per nulla
dire del sapor acido, intensissimo e intollerabile riuscirà anche il sapor al-
calino. Non avviene però che cresca l’uno l’altro in proporzione del
numero di tali coppie metalliche, non diventando già del doppio, del triplo,
del quadruplo più forte, per 2. 3. 4. gruppi, di cui sia composta una pila, e
giungendo per avventura al sommo per una di 8. o 10., oltre il qual numero
riuscendo troppo potente l’Elettro-motore, la sensazione di sapore confon-
desi facilmente con quella di dolore acuto, e lacerante, come già si è detto
(§ 78.).

§ 88. Le più facili e semplici maniere di eccitare le indicate sensazioni
di sapore, sono di applicare immediatamente alla punta della lingua uno
dei due capi metallici dell’Elettro-motore, sia semplice, sia composto, mentre
l’altro capo tiensi applicato con abbastanza larga superficie al dorso di essa
lingua, o ad altra parte interna della bocca, od anche ad una mano ben umet-
tata. In quest’ultima maniera si sente, a dir vero, men vivo il sapore, che
nella seconda, ma non di molto; e in quella seconda ancora meno che nella
prima, ma di pochissimo. Notabilmente men vivo, ma pur ancora sensibile,
e ben distinto riesce (massime se ad eccitarlo s’impieghi, non una coppia
sola di metalli, ma una pila di un discreto numero di coppie), ove la punta