278

Ed ecco come anche questo fenomeno del lampo, che alcuni han creduto
proprio soltanto delle pile, e preteso trarne argomento contro l’identità del-
l’agente galvanico ed elettrico, si ottiene per egual modo dalle boccie di Leyden,
o batterie, colla sola differenza indicata, dipendente dalla diversa durata
della corrente elettrica.

§ 86. A spiegare ora come si propaghi l’azione dalle parti del volto assai
lontane dall’occhio, e fino dal collo all’organo visivo, non è già necessario
supporre, che delle ramificazioni del nervo ottico arrivino a quelle parti, e
vi conservino la facoltà di essere eccitate al modo proprio e speciale di tal
organo, con sensazioni cioè di luce. Indipendentemente da tali supposizioni,
che si avrebbe difficoltà ad ammettere, una più chiara spiegazione, e affatto
soddisfacente ce la il VOLTA fondata sopra quanto abbiamo già dietro
lui mostrato ampiamente in tutto il precedente articolo 5.°: cioè che la cor-
rente di fluido elettrico, che sgorga da un capo della pila, e rientra pel capo
opposto, attraversando i corpi, che ne formano l’arco conduttore, ossia che
compiono il circolo, essendo copiosissima, vale a dire tramandandosene di
tal fluido per ogni tempo brevissimo una quantità assai grande, come si è
mostrato con tante prove, e copiosa pure essendo quella di una capace bat-
teria carica anche debolmente; qualora tali correnti vengono costrette a
tragittare per conduttori imperfetti, quali sono tutti quelli di seconda classe,
epperò anche le parti umide del nostro corpo, insofferenti, diciam così, esse
correnti di un sentiero troppo ristretto, amano di allargarsi, e di scorrere
per ampie strade, deviando anche per seguirle dal più corto cammino. Si è
veduto ivi come il torrente elettrico affacciandosi in grossa piena a pochi
punti di un conduttore umido, e penetrandolo per passar oltre, si divide tosto,
se vi è campo, in tanti rami, quanti gliene abbisognano per incontrare nel
totale una minor resistenza al suo corso, per avere un più facile sfogo. Or
dunque a qualunque parte del volto si applichi il polo, o capo della pila, che
tende in ogni istante a scaricare, o l’altro, che tira a quella grandissima
copia di fluido elettrico, che abbiam detto, una tal corrente, o grossa piena
si allargherà, abbenchè tenda direttamente da quel punto del volto al braccio,
e alla mano, che comunica col capo o polo opposto, o inversamente tenda
da questo a quello; si allargherà, dico, tal corrente a tutta la testa, ne inve-
stirà tutte, o quasi tutte, le parti, almeno le più conduttrici, fralle quali
incontrando il nervo ottico, e la retina medesima, vi cagionerà, colla sua
azione stimolante la sensazione di luce: e ciò ancorchè picciolissima sia la
quantità di esso fluido elettrico, che venga a toccare detto nervo, o retina,
dotati, come sappiamo, di una prodigiosa sensibilità.

Fra queste parti più conduttrici, e interne della testa investite dalla
corrente elettrica, che entra per qualsisia parte del volto, o della gola, tro-
vandosi anche la lingua, avviene, che i suoi nervi pure ne siano affetti, e