275
zinco, e nel miglior ordine per ben agire, il bruciore simile a morsicatura si
fa sentire all’istante ancor che sia asciutta la pelle del volto toccata; ed alla
prima è già così rabbioso, che la durata ne diviene insopportabile. Compajono
anche, continuando o ripetendo più volte la prova, in breve tempo delle
macchie rosse più o meno larghe sulla pelle così irritata, e fino de’ botton-
cini, in modo che si ha presso a poco l’effetto di un rubefacente. Finalmente
se la parte, non che aver la pelle molle, o bagnata, ne sia spoglia, sicchè ap-
paja a nudo la carne viva, se sia tocca da ferita, o piaga, se vi si trovi qua-
lunque più picciola lacerazione, allora siccome una coppia sola di metalli
ben assortiti, ed applicati convenientemente basta già ad eccitarvi un bru-
ciore più o men vivo, e pungente (§ 2.), così poi non è meraviglia, che un
apparato composto di più coppie vi cagioni dolori acutissimi, ed uno spasimo
insoffribile.

§ 81. È cosa in vero curiosa, che il bruciore cagionato dall’estremità
della pila, che manifesta l’elettricità negativa, cioè che tira a il fluido elet-
trico, sia molto più forte, e penetrante di quello che cagiona l’estremità do-
tata dell’elettricità positiva, ossia che caccia avanti esso fluido; laddove per
le sensazioni di sapore è tutt’al contrario, riuscendo assai più vivo, e intenso
il sapor acido dell’elettricità positiva, che l’alcalino della negativa. Cotal diffe-
renza nel bruciore, ossia dolor piccante prodotto dall’una, o dall’altra estre-
mità della pila, va oltre al doppio, e al triplo, sebbene la tensione elettrica
sia di egual forza, giudice l’elettrometro, ed eguale quindi la velocità della
corrente, che sorte dall’un capo, ed entra nell’altro. Del resto anche nelle
altre sperienze di elettricità colle ordinarie macchine, boccie di Leyden, ec.
si prova, che le scintille sono più piccanti e dolorose alle parti del nostro
corpo, ove ne sortano, che ove vi entrino. E qual ne è mai la cagione? Questa
tiene a qualche legge dell’economia animale, che non conosciamo, onde ci
è impossibile di dare una spiegazione adeguata del fenomeno, di cui si tratta;
e le congetture, che potremmo formare, son troppo vaghe, e incerte.

§ 82. È pur difficile a spiegarsi quest’altro fenomeno dell’elettricità ap-
plicata alla macchina animale che abbiam già avuto occasione di accennare,
cioè che la commozione prodotta ne’ membri, che fanno tutto, o parte del-
l’arco conduttore dall’una all’altra estremità dell’apparato Elettromotore,
sia istantanea, e passaggiera, malgrado che continuando la stessa comuni-
cazione, ossia mantenendosi compito il circolo, continui pure la corrente
elettrica coll’istesso tenore. E come dunque convellonsi tanto fortemente
le fibre irritabili de’ muscoli massime volontarj alla prima invasione di tal
corrente, e nulla in seguito, continuando pur ad esserne percorse? Come, e
perchè, dopo la prima contrazione si rilasciano que’ muscoli, più si contrag-
gono sotto l’istesso potente stimolo elettrico, che non cessa d’investirli? I
nervi sensibili del gusto, e del tatto rispondono alla continuazione della cor-