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gior numero, gli strati umidi interposti non sono abbastanza buoni condut-
tori, o per non essere es. gr. sufficientemente inzuppati i bullettini della pila,
o per esserlo di acqua semplice non salata, e se la pelle, a cui si fa toccare
un’estremità di esso apparato, è asciutta troppo. Applicando per esempio
a qualsisia parte del volto un capo della pila, od un conduttore metallico
procedente da esso capo, mentre con una mano umida, o meglio con am-
bedue, si mantiene la conveniente ampia comunicazione col capo opposto,
spunta tosto, se la pelle trovisi abbastanza molle, umida di sudore, o meglio
bagnata, se no, dopo alcuni secondi solamente, spunta un più o men vivo
bruciore sulla parte del volto toccata, secondo che questa è la palpebra, il
naso, la fronte, la guancia, o il mento; e nell’istesso tempo appare negl’occhi
un chiaro fulgore, o come un cerchio luminoso, tanto più vivo, quanto la
parte del volto toccata è più vicina all’occhio, e molto più ancora se sia il
bulbo medesimo dell’occhio.

§ 80. Questo fulgore, o lampo è passaggiero, rinnovandosi però legger-
mente qualunque volta s’interrompa ad un tratto la comunicazione, ossia
il circolo: il che accade per un riflusso della corrente elettrica subitaneamente
arrestata per tal interruzione. All’incontro il bruciore continua, e si fa anzi
più intenso e penetrante, persistendo nel contatto, finchè la corrente elet-
trica non venga interrotta. Che se la pila sia di 40. o più coppie di rame e