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mozioni, e alla gravezza di queste, prima di passare a considerare partico-
larmente anche altri effetti della medesima sopra diverse parti del corpo
animale, e singolarmente sopra gl’organi de’ sensi: ciò che formerà, il sog-
getto principale del presente articolo.

§ 75. Cotesta efficacia in produrre scosse, eccitare contrazioni muscolari,
e moti convulsivi, si rileva già dalle sperienze galvaniche propriamente dette,
cioè da quelle prime, in cui non s’impiegavano che due pezzi metallici ap-
plicati un quà l’altro ad alcuni punti de’ nervi o muscoli dell’animale,
e fatti quindi comunicare tra loro, o immediatamente, o per mezzo di un
terzo metallo qual arco conduttore. In queste sperienze del primitivo gal-
vanismo bastava a convellere i membri di una rana, o i muscoli di altro ani-
male anche grande, i quali si trovassero convenientemente spogliati degli
integumenti, o meglio presentassero a nudo i loro nervi, bastava, come si
è veduto, che i due metalli applicati fossero di specie diversa. Per una rana
poi molto vivace e preparata di tutto punto alla nota maniera di GALVANI
bastavano anche due pezzi di metallo della medesima specie, resi soltanto
per qualche o interna od esterna modificazione eterogenei. Che se adopra-
vansi a tal uopo due metalli fra i più diversi sotto questo rapporto, e quindi
più attivi, quali sono l’oro, o l’argento affrontati allo stagno, e molto meglio
allo zinco, in tal caso anche una rana trucidata sibbene, ma sventrata,
scorticata pure, un’anguilla similmente intiera e intatta, una sanguisuga,
un lombrico, ec. quegli animali insomma, i cui muscoli e nervi inservienti
al moto sono coperti da pochi integumenti, da sottil pelle irrorata abbon-
dantemente da umore interno, e bagnata anche al di fuori, tutti questi, ove
venissero applicati convenientemente a diverse parti del loro corpo i detti
due metalli a foggia di armature, e vi si portasse indi la necessaria comu-
nicazione con un arco metallico qualunque, onde compire il circolo, venivan
presi da convulsioni più o meno violente. Or qual è mai il grado di tensione
elettrica, che induce il contatto dell’oro o dell’argento collo zinco? Il nostro
VOLTA ce lo ha mostrato (v. il 2.° Articolo): egli è appena di 1/60 di grado
del suo elettrometro a paglie sottilissime: e quale quella dell’istesso oro od
argento collo stagno? Quasi della metà minore: sicchè può valutarsi di 1/100
di grado. Eppure, unapicciola tensione, di cui appena si può aver segno
al più delicato elettrometro coll’ajuto di un buon Condensatore, è valevole
a convellere muscoli, e scuotere membri intieri di animali anche grandi-
celli in una maniera così marcata. La cosa è invero maravigliosa, e sarebbe
affatto inconcepibile, se oltre alla considerazione della somma eccitabilità
delle fibre nervee e muscolari allo stimolo elettrico, non si facesse ancora
riflesso, che una tal debole tensione sostenendosi costante, e persistendo
sempre, move di continuo, e mantiene una corrente elettrica pur incessante,
la quale porta nei molti successivi istanti, di cui è composto un tempo anche