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interno, che veste la pila, ma benanche per i sovrapposti fino ad una lar-
ghezza considerabilissima; deviando così in gran parte dal più corto, e retto
cammino, e descrivendo molti archi gli uni più grandi degli altri. È facile
comprendere del resto, che il numero degli strati umidi involgenti la pila,
ossia la grossezza totale richiesta a dar libero e pronto passaggio a codesto
torrente elettrico, debbe essere tanto maggiore, quanto più attiva è la pila
medesima, ossia maggiore la tensione che dispiega, e quindi la quantità di
fluido elettrico, che ella mette in corso e che dee in ogni momento farsi strada.
Or la sperienza ha mostrato al nostro VOLTA, che la grossezza di un mezzo
pollice data allo strato umido involgente, non basta ancora per una buona
pila composta di 100. coppie di rame e zinco; e che una di 200. con tal grossa
fascia inzuppata non lascia di dare belle e buone scosse alle braccia di chi
la tenti.

§ 60. Codesta pila così fasciata, e involta in tutta la sua lunghezza, che
ciò non ostante produce la scossa più o men forte, ci fa comprendere in qual
maniera l’organo elettrico della Torpedine, il quale rassomiglia così bene
alla pila, anzi a molte riunite, come già facemmo osservare in più luoghi,
possa anch’esso cagionare simili scosse a chi ne tocca le parti vicine, mal-
grado che trovisi tal organo involto, e rinchiuso nel corpo dell’animale. Cer-
tamente, che una parte del fluido elettrico lanciato dal detto organo, e ten-
dente dall’uno all’altro capo del medesimo, dee scorrere pel corpo del pesce,
in ragione della conducibilità delle sue parti, ma non essendo queste, per
umide che sieno e succose, deferenti perfetti, grosse abbastanza per tra-
durre tutto quel torrente elettrico (§ prec.), forz’è, che una parte considera-
bile tenti di scaricarsi fuori del corpo medesimo, e si scarichi infatti attra-
verso la persona, che si fa a toccare esso corpo in vicinanza dell’uno o del-
l'altro organo (giacchè sono due), o se provochisi sott’acqua, in parte attra-
verso questo fluido, e in parte attraverso detta persona. Del resto, se le co-
lonnette a strati, onde son composti tali organi, e le quali sono come altret-
tante pile, trovinsi per avventura circondate da qualche strato, o coibente,
o quasi coibente, anche sottilissimo, da uno strato per esempio pinguedi-
noso, o da membrane poco umide, oppure non tocchino che per pochi punti
a migliori conduttori, e solo le teste, e le basi di tali colonnette vengano ap-
plicate largamente a questi, come il VOLTA ama di figurarsi; e siffatta ap-
plicazione, in modo di compire il circolo, si eseguisca ad un tratto, come il
medesimo deduce dallo sforzo che fa la Torpedine, o comprimendo il dorso,
o in altra maniera, quando vibra la scossa: se oltre quest’ultima condizione,
che sembra necessaria, e pare dimostrata, se ne ammetta alcuna anche delle
altre qui indicate, che non sono destituite di probabilità, ne avremo d’avanzo
per la spiegazione, di cui si tratta, comprendendo noi allora, che la minor
parte del fluido elettrico lanciato dagli organi della Torpedine debba passare