252

ARTICOLO V.

Della poca virtù conduttrice dell’acqua, massima pura: per cui un torrente
elettrico tragittandovi si allarga a più potere, prendendo oltre il diritto
sentiero molte altre vie, comunque oblique e lunghe.

Applicazione di ciò alle scosse, che si hanno sott’acqua, come dalle Torpedini,
così dalle pile e dalle bocce di Leyden.

§ 53. Abbiam avuto occasione già più d’una volta di far rimarcare quanto
i conduttori di seconda classe, i liquidi cioè, e i corpi impregnatine, e in par-
ticolare l’acqua semplice siano poco permeabili al fluido elettrico in para-
gone de’ metalli, o conduttori di prima classe. Or conviene trattenerci più
di proposito intorno ad alcune conseguenze ed effetti, che provengono da
questa difficile permeabilità di tali conduttori imperfetti. Osserveremo dunque
primieramente, che inabili a trasmettere la scossa riescono non solamente
i corpi poco umidi, come già si è notato, ma ben anche i meglio inzuppati,
e l’acqua stessa in natura, ove non abbiano una considerabile larghezza;
inabili un sottile cordoncino bagnato, un filo di acqua men grosso di una
linea ec., per poco che sian lunghi: che, se un cilindro d’acqua (rinchiusa
es. gr. in un tubo di vetro) di qualche linea di diametro lascia passare la
scarica di una boccia di Leyden, ossia la corrente elettrica indi mossa, con
abbastanza di libertà, perchè possa sentirsi la scossa, è questa molto debole
paragonata a quella che si avrebbe, se passasse invece per il più sottil filo
metallico: che a misura, che il conduttore acqueo ha maggior estensione in
largo, e minore in lungo, tanto più si risente la scossa, per ciò che più facile
diviene il tragitto del torrente elettrico; ma che neppure un cilindro d’acqua
di un pollice, anzi di alcuni pollici di diametro, offre ad esso torrente un pas-
saggio intieramente libero, ma bensì alquanto difficile e impedito, e più che
non lo sia per un filo metallico del diametro di 1/10, o di 1/20 di linea: che in-
somma la copia di fluido elettrico, che passa non difficilmente e con somma
rapidità per un sottilissimo filo metallico, ha bisogno per passare con eguale
o quasi eguale prestezza, e facilità attraverso l’acqua di dividersi, e scorrere
per migliaja e migliaja di filetti di questa.

§ 54. Ora facendo l’applicazione di ciò all’apparato Elettro-motore, e
considerando, che la corrente di fluido elettrico, che ne sgorga da un capo
e rientra per il capo opposto, con attraversare i corpi che formano l’arco
conduttore, ossia che compiono il circolo, è molto ricca e copiosa, vale a
dire, che per ogni tempo brevissimo se ne tramanda una quantità assai grande,
come si è mostrato con tante prove, comprenderemo facilmente, che qua-
lora tale corrente dee tragittare per siffatti conduttori imperfetti, per l’acqua