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cità nelle boccie supplisce esattamente, come pare, o quasi esattamente, alla
minor tensione, ossia grado di carica: e siccome il prodotto di questa tensione
nella quantità di fluido elettrico risulta il medesimo, così pure eguale è l’ef-
fetto della scossa, eguale almeno il suo valore; si accorge ancora che dif-
ferisca nella qualità, ossia modo di affettare gli organi.

§ 50. Carichinsi del doppio ciascuna di queste boccie, cioè 16. gradi quella
di 9. pollici; 4. quella di poll. 36., e così gradi 2., 1., 1/2 quelle rispettivamente
di 1/2, di 1., e di 2. piedi quadrati di armatura; la scossa, che darà ciascuna,
e che prenderà allora tutto il dito, riuscirà egualmente più risentita, ma
comincierassi a distinguere qualche leggier differenza di sensazione: la quale
differenza diverrà poi più notabile a misura, che accrescendosi ancora del
doppio, del triplo, del quadruplo, ec. le rispettive scosse, diverrano corri-
spondentemente più valide, e si estenderanno al carpo, al gomito, e più
avanti. In che consista questa differenza, che non è poi molto grande, si è
già detto (§ 36.). Qui importa di osservare, che qualunque ella sia non toglie,
che si possano giudicare le scosse delle picciole boccie, e delle grandi, cariche
in ragione inversa delle capacità, di egual polso e valore, almeno presso a
poco.

§ 51. Ma in ciò ancora convien riconoscere dei limiti: poichè se dalle
boccette di pochi pollici quadrati di armatura fino alle boccie, o giare di 1.
piede quadrato, ed anche di 2. è sembrato al VOLTA, che si osservi esatta-
mente, o quasi esattamente codesta legge, così che la gravezza delle com-
mozioni sia tanto in ragione della capacità delle boccie, quanto in ragione
dell'intensità della carica; un tal giusto rapporto ha trovato il medesimo
non aver più luogo per boccie, e batterie di molto più grandi capacità, ossia
non corrispondere intieramente all’aumento di queste capacità la grandezza
e potere delle scosse. Così una batteria di 8. piedi quadrati, la quale seguendo
esattamente l’indicata ragione, dovrebbe produrre qualche scossarella sen-
sibile nel dito (§ 49.) colla carica di 1/16 di grado dell’elettrometro a pagliette,
non ne produce punto se non è caricata un poco dipiù, cioè ad 1/12 od 1/10 di
gr. e similmente colle cariche di 1. 2. 3. 4. gradi, ec. non produce già scosse
8. volte maggiori di quelle, che si ottengono da una boccia di 1. piede qua-
drato carica a quegli stessi gradi ma scosse soltanto 5. o 6. volte maggiori,
come può giudicarsi all’ingrosso: ad averle quindi 8. volte maggiori vi vuole,
una batteria di un’altra metà più grande, cioè di 12. piedi, o più. In ge-
nerale a fare, che per un dato grado di carica le scosse riescano del doppio
più valide, si richiedono batterie di capacità già più che dupla cominciando
da quella di 1. o 2. piedi quadrati di armatura; poi quasi tripla; poi mag-
giore ancora, proseguendo alle grandezze di 8. 10. 15. 20. piedi quadrati, ec.,
fin dove è arrivato colle sue sperienze comunicateci il nostro VOLTA: dietro
l’analogia delle quali presume egli che vi vorranno anche 4. 5. 6. volte più