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si abbia ricorso al Condensatore (col quale se sia de’ migliori, può raccorsi
sufficiente elettricità per qualche scintilla, anche da tali cariche più deboli
di 1/4 di grado dell'elettrometro a paglie sottili, e può manifestarsi qualche
segno all’istesso elettrometro, da quelle di 1/20, di 1/60, e fino di 1/100 di grado:
come ha mostrato il nostro VOLTA, ottenendone dalle cariche prodotte da
una sola coppia di metalli diversi, ec.): e che, se una lamina d’aria estre-
mamente sottile è da tanto d’impedire, od arrestare la scarica e corrente
elettrica, basterà pure ad impedirla, ed arrestarla qualunque altro strato
coibente sottilissimo; e basterà qualunque cattivo o troppo imperfetto con-
duttore, se non ad arrestarla, a ritardarla molto, tantochè non verrà a pro-
durre scosse sensibili, comunque essa corrente provenga da una sorgente
ricchissima, quali sono le grandi bocce, e batterie cariche a que’ tali gradi,
od anco da una indeficiente, quali sarebbero le batterie d’immensa capacità,
e lo sono effettivamente gli apparati Elettromotori montati a simili tensioni,
come si è fatto vedere. Però è, che un poco di ruggine, od altra patina, che
copra un metallo in que’ punti ov’esso viene toccato da altro metallo, non
lascia passare la scossa; anzi neppure una catena metallica la lascia passare,
la quale non sia ben tesa, o i cui anelli meno che lucidi e tersi eccedano un
picciol numero; come non la lasciano passare un legno, una carta, un cuojo
poco umidi, la pelle asciutta delle mani, l’epidermide delle foglie verdi, ed
altri corpi, che pur sono, o partecipano della natura de’ conduttori.

§ 47. L’aria molto diradata, e la fiamma, che sono decisamente con-
duttori, già cattivissimi, e che anzi si sono sostenuti, e si tengono tut-
tavia da molti per assai buoni, non lasciano neppur essi passare la scossa,
sebbene permettano il tragitto della corrente elettrica, come il permettono
pure gli altri conduttori imperfetti: ritardano solamente, per essere non
abbastanza permeabili all’elettrico, essa corrente a segno, che essendo già
non molto incitata, ossia movendosi (ne’ casi di cui si tratta) con una de-
bolissima tensione, riducesi per tale ritardo a non poter dare commozione
sensibile. Tratteniamoci un poco intorno alla fiamma, a cui si è attribuito
molto più di conducibilità o permeabilità al fluido elettrico, di quello che
realmente ne goda; e si è tratto quindi erroneamente un argomento, od in-
dizio di differenza fralle cariche elettriche, e le così dette galvaniche, (fra
quelle cioè delle boccie di Leyden, e quelle delle pile Voltiane) dall’osser-
varsi, che non si avea scossa alcuna da queste ultime, ove la scarica dovesse
attraversare una fiamma, anche per un picciol tratto: erroneamente dico,
giacchè succede lo stesso anche delle scariche delle bocce di Leyden, che non
abbiano maggior tensione di quella delle pile; onde in luogo di un’obbiezione
contro l’identità del fluido elettrico e galvanico, ne ricaviamo anche da
questa perfetta conformità una novella prova.

La fiamma adunque (secondo le accurate sperienze di VOLTA da lui