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trica, o del medesimo prolungato con diversi altri più o meno capaci, giacchè
la capacità maggiore o minore di essi conduttori, o boccie, non portava in
tali distanze esplosive alcuna differenza, giusta i precedenti §§.
Distanza
esplosiva
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Quadrante
elettrometro
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linee 1/4 -
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gradi 2 1/2
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1/2 -
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5
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1 -
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10
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2 -
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19 1/2
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3 -
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28 1/2
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4 -
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37
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5 -
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45
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6 -
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53
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7 -
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60 1/2
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8 -
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67 1/2
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Questi risultati ci assicura egli avergli ottenuti costantemente a un di-
presso, anche trascurando alcune scrupolose attenzioni, e ad un rigore poi
quasi preciso qualunque volta ha cercato di porre nelle sperienze la mas-
sima esattezza, di farli in tempi propizj all’elettricità, o almeno non troppo
umidi, di allontanare ogni circostanza, che accidentalmente potesse indurre
qualche varietà, come l’interposizione di alcun corpicello, o granellino, o
pelo fralle due palle, o velo di ruggine, o patina qual si fosse, anche di solo
umido, sopra le medesime; avendo cura soprattutto di collocare l’elettro-
metro in guisa che il suo movimento fosse al più possibile libero, non influen-
zato cioè da atmosfere opposte, o laterali; al qual fine deve trovarsi infisso
all’estremità di una verga metallica, o di un bastone inargentato, come suol
praticare VOLTA (non solamente in queste sperienze, ma in tutte le altre,
in cui vuole, che l’elettrometro segni giustamente i gradi di elettricità), che
sporga in fuori, e si lasci indietro pel tratto di qualche piede il resto del con-
duttore, o conduttori, di cui fa parte.
Ora da tali risultati appare, che se
le distanze esplosive non sono a tutto rigore in ragione diretta semplice delle
tensioni, ossia gradi elettrometrici, crescendo questi alquanto meno di quelle,
la differenza però è così picciola, che per le distanze di poche linee, e meglio
per quelle al di sotto di una linea, possiamo senza errore notabile attenersi
a tal ragione diretta.
Una sensibile discrepanza comincia solo dopo le distanze
di 2. e 3. linee, ed è ancora picciola, come vedesi dalla qui riportata tabella;
la quale indica pure di quanto poco, e come regolarmente vada mancando
essa ragione diretta semplice.
Non pretende però il nostro esimio sperimen-
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