nome nella busta chiusa alla Società di Modena e restituì l’originale che si conserva.....
all’Istituto Lombardo. Ritornata la memoria al Baronio passò nelle mani del Confi-
gliachi, che la pubblicò..... alla morte del Baronio facendosi bello, se non della memoria,
certo delle note che esse pure sono in gran parte del Volta stesso ».

Nei Ms voltiani posseduti dall’Istituto Lombardo, le minute, delle note sopra-
tutto, sono frammentarie, incomplete, o mancano; d’onde, di fronte alle ambiguità
del Configliachi, la ragione del dubbio che sieno proprie tutte del Volta le note che si
presentano a corredo della Memoria in oggetto. Il dott. S. C. Achille Ratti (ora S. S.
Papa Pio XI) in una nota pubblicata nei Rendiconti dell’Istituto Lombardo (serie II,
vol. XXXIV, 1901), ha risolto ogni dubbio, ponendo in luce l’importanza in propo-
sito di un manoscritto di Raffaello Tosoni, che fu discepolo ed amico del Volta. Tale
manoscritto è posseduto dalla Biblioteca Ambrosiana di Milano (E S V. 15), e porta il
titolo: Compendio | degli articoli e memorie | sull’elettricità pubblicate dai sig. Alessandro
Volta | redatte (sic) da Raffaello Tosoni Sanese. | Pavia 1808. Nelle prime 292 pagine
si trova copia di lavori del Volta già pubblicati: a cominciare poi da pag. 293, col ti-
tolo « Ristretto della teoria e dei principali fenomeni del così detto galvanismo... », la Me-
moria sulla Identità del fluido è diligentemente trascritta, per intero e con tutte le note,
con lievi variazioni nei confronti di quella stampata. In calce a pag. 293, una nota a
richiamo del titolo, anch’essa scritta, come tutto il resto, di pugno del Tosoni, dice:
« Questa memoria è stata scritta e composta propriamente dall’Illustre Volta per il
concorso all’Accademia Italiana... . Il suo vero e legittimo autore si è degnato di trasmet-
termene i fogli scritti di suo proprio carattere affinchè mi servisse di norma per ben
apprendere il corso di esperienze che avrebbe in seguito intrapreso nell’Università di
Pavia (Raffaello Tosoni) ». Con ciò è dissipato ogni dubbio, e si può affermare che non
solo il testo, ma anche tutte le note che lo accompagnano sono del Volta.

Continua il prof. A. Volta Jr nella precitata memoria:

« Questo stupendo lavoro ricco di esperienze nuove e di argute argomentazioni
non conquise una giuria titubante ed in parte galvanista, e però ebbe l’esito che il Volta
si attendeva: non fu premiato ma appena preferito alle altre due: . . . . . . . . . . Il lettore che
vuol maggiori ragguagli di questo curioso episodio della vita letteraria del Volta, legga
la nota del prof. Pietro Riccardi: Sulle opere di Alessadro Volta nel tomo XVII, delle
Memorie della R. Accademia di Scienze Lettere ed Arti di Modena. Questa nota è se-
guita da due elenchi si può dire completi uno sulle biografie e l’altro sulla bibliografia
e scritti voltiani pubblicati a tutto il 1876.

La preziosa memoria pubblicata dal Configliachi vivente adunque il Volta e
certo col di lui tacito consenso..... segna, dice il compianto prof. Magrini, l’ultimo trionfo
del Volta, esso riassume tutta la controversia famosa e la teoria voltiana trattandola in
ben sette articoli».

Per ordine di tempo e di argomento qui troverebbe posto la lettera del V. diretta
all’Aldini nel Dicembre 1805 che si pubblica nell’Epistolario.

In tale lettera il V. dopo avere ringraziato l’Aldini per l’invio della sua grande
opera scrive:

« rilevo che ora non siete più in quella intera opposizione di principi in cui eravate
quando col vostro zio Galvani non volevate assolutamente accordarmi che i metalli fosser
motori ai elettricità come io pretendeva che lo sono... ».