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gere il salto della scintilla. É facile comprendere, che per una più forte ten-
sione, indicata da maggiori gradi dell’elettrometro, deve il fluido elettrico
poter superare un maggiore intervallo, ossia spezzare un più grosso strato
di aria, e scagliarsi quindi più lontano. Ma il determinare di quanto preci-
samente abbia a divenire più lungo cotesto tiro della scintilla, ossia maggiore
la distanza, a cui potrà farsi la scarica, la distanza esplosiva a dir breve, cor-
rispondentemente alla maggiore tensione elettrometrica, non è sì agevol cosa;
e solo può sperarsi di giungere a tale determinazione giusta con un gran
numero di sperienze le più esatte. Molte di queste ne ha intraprese il nostro
VOLTA, che si è compiaciuto di comunicarci; i risultati delle quali fissano,
se non coll’ultima precisione, con sufficiente giustezza il rapporto tra i gradi
di. carica, ossia di tensione elettrica, e l’anzidetta distanza esplosiva, ossia la
distanza a cui può giungere la scintilla e farsi la scarica, e presentano alcune
belle leggi.

§ 39. E primieramente ha trovato, che tutte le boccie grandi, e pic-
ciole, cariche all’istesso grado dell’elettrometro, ed anche i semplici condut-
tori, quali essi fossero, portati all’istessa tensione elettrica delle boccie, sca-
gliano la scintilla, e si scaricano ad eguale distanza. Ha trovato verificarsi
ciò quasi a rigore, almeno dentro certi limiti, ed anche oltre tali limiti non
fallire molto, sperimentando con una macchinetta o Spincterometro di una
particolare costruzione, che serve a queste, ed a molte altre prove ancora
di diverso genere (o) , congegnata in modo tal macchinetta, che la scintilla
all’atto della scarica scoccasse tra due palle metalliche di un pollice circa
di diametro, distanti una dall’altra più o meno a volontà. Ha dunque ve-
duto seguire sempre tali scariche e scoppj ad una data distanza, giunta che
fosse la carica a un dato grado dell’elettrometro precisamente, o quasi: cioè
alla distanza di 1. linea per 10. gradi circa di un quadrante elettrometro
(un grado del quale ne voleva 16. dell’altro suo elettrometro sensibilissimo
a paglie sottili); alla distanza di 2. linee per 19. in 20. gradi dell’istesso qua-
drante elettrometro, ec., fosse il semplice primo conduttore della macchina
elettrica caricato agl’indicati gradi, o fossero più conduttori uniti; fosse
una boccettina di Leyden di 4. pollici quadrati di armatura (che ha già una