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servare, che quando sono così fiacche e questa e quella, che riescono pochis-
simo sensibili, punto non si distinguono l’una dall’altra, o appena; ma se
siano valide abbastanza, allora è, che ci affettano alquanto diversamente
la scossa della boccietta, e quella della grande boccia, o batteria, quan-
d’anche riescano di egual polso: la prima possiam dire in certo modo ch’è
più acuta, l’altra invece più grave: quella cioè più viva, parzialmente vi-
brante, meno propagantesi, è più passaggiera (come infatti vedemmo, che
la scarica di una picciola boccia compiesi in un più breve istante); questa
più muta, gravante un maggior numero di parti, e portantevi certo qual
intormentimento; e ciò per essere la scarica elettrica produtrice di tal com-
mozione meno istantanea, ossia più protratta (comechè ad un tempo an-
cora insensibile), in ragione della maggiore capacità di essa boccia grande,
o batteria.

Ora di quest’ultima tempra, o tono, che voglia dirsi, sono ancora le
scosse, che danno gli apparati Elettromotori, e quelle pure, che da la Tor-
pedine: quali appunto esser deono le une, e le altre, attesa la somiglianza
delle scarichedi detti apparati, che degli organi elettrici di tali pesci, con
quelle delle grandi, anzi grandissime batterie caricate debolissimamente:
come già si è mostrato, e porrassi ancora più in chiaro con altre osservazioni
in progresso (n) .

§ 38. Molto più grande, e marcata di cotal differenza riguardo alla qua-
lità o tempra delle scosse provenienti da grandi boccie, e batterie debolis-
simamente cariche: o da picciole boccie cariche fortemente si è la differenza
riguardo alla distanza, a cui possono succedere le rispettive scariche, e giun-