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si è dettoivi); egualmente non conterà nulla a questo riguardo la durata
infinitamente più lunga della corrente mossa dagli apparati Elettro-motori,
i quali per conseguenza non potran dare mai per eguale grado di carica scosse
più forti di quella, che l’anzidetta batteria di 600. piedi quadrati, quan-
d’anche trovinsi nel migliore stato possibile, coi dischi o bullettini inzuppati
della migliore soluzione salina, ec. Anzi le scosse di questi apparati non giun-
geranno neppure ad eguagliarla tale scossa della batteria di 600. piedi qua-
drati caricata allo stesso grado, ma resteranno notabilmente al di sotto,
per la difficoltà e ritardo che, come abbiam fatto osservare (§ 26.), incontra
la corrente elettrica nell’attraversare que’ dischi umidi, i quali non sono ab-
bastanza buoni conduttori, anche quando l’umore è abbondante, ed im-
pregnato de’ migliori sali. Che se poi sia pura acqua, conduttore molto più
infelice, come tante volte si è detto, riuscirà la scossa, che potrà dare un tale
apparato così debole, da non uguagliare nemmeno quella di una batteria di
6. od 8. piedi quadrati di armatura, carica pure all’istesso grado, conforme
ha trovato il VOLTA colle sue sperienze riportate più sopra (§ 26. 28).

ARTICOLO IV.

Ulteriore confronto del valore delle scariche elettriche, sotto il doppio rapporto
della loro intensità, o tensione elettrometrica, e della quantità di fluido
che le forma, con varie ricerche di Elettrometria.

§ 37. Si è spiegato nell’articolo precedente con sufficiente chiarezza,
con prove, e con acconci esempi, come alla debolezza delle cariche supplisca
nelle boccie di Leyden molto capaci, e nelle batterie capacissime, la grande
quantità di fluido elettrico, che forma tali cariche in apparenzameschine,
per cui riuscendo di altrettanto maggiore durata le scariche, abbenchè sem-
brino ancora istantanee, veniamo a provarne le scosse non minori di quelle,
che ne fanno sentire boccie assai più picciole con cariche tanto più forti (con
cariche cioè che tanto più innalzano l’elettrometro, a tanto maggior distanza
estendono la sensibile loro sfera di attività, e tanto più lontano possono
vibrar la scintilla). Ma nulla si è detto ancora della differenza, che trovasi
riguardo alla qualità, o tempra, se così può chiamarsi, di tali scosse, diffe-
renza non molto grande in vero, ma però rimarcabile, e che gioverà indicare
qui a compimento dei confronti delle varie scosse; confronti, che abbiamo
già spinti tanto avanti, che per ogni altro lato nulla più vi manca.
Adunque paragonando la commozione cagionata dalle grandi boccie

o batterie cariche ad un debolissimo grado con quella prodotta da una pic-
ciolissima boccietta carica ad un grado tanto più alto, faremo dapprima os-