L 27 è l’autografo della Memoria originale del V., col titolo: « Ristretto della dottrina
del così detto Galvanismo con alcune più importanti notizie intorno alla sua ori-
gine e progressi. Memoria in cui, confutata qualsiasi altra teoria, si conferma in-
vincibilmente quella del Cav. Prof. Volta, e si risolvono le principali difficoltà e
opposizioni mosse alla medesima ». Fu scritta (in forma impersonale) dopo l’estate
del 1801 come risulta al § 22.

L 28 è una copia di mano ignota dei primi 3 paragrafi.

L 33 è la copia stampata della Memoria con correzioni di pugno del V.

M 43 è una lettera di M. Van Marum in data: « Airolo ce 3 Juillet 1802 » sul dorso della
quale il V. ha scritto la minuta della nota b.

In J 87 B trovasi un abbozzo di schema di divisione della Materia per questa
Memoria; nel verso trovasi i seguenti brani di calligrafia del Volta: « Questa operetta ano-
nima se non è composizione dell’istesso Volta sembra essere quella di un suo amico ed in-
timo conoscitore, di qualcuno insomma che si è preso a cuore di mettere in vista le di lui
scoperte riguardanti il così detto Galvanismo, di dar loro il maggior risalto, e di presentare
l’insieme de’ suoi principj in un colla confutazione di tutte le opinioni contrarie è certo
ch’egli l’ha sbozzata almeno o ne ha fornito....

se non è composta intieramente e quale ora appare dall’istesso Volta è credibile
ch’egli l’abbia almeno sbozzata o piuttosto forniti in qualche altra forma i materiali

Non si aspetti una storia completa del Galvanismo. Abbiamo già più di un’opera
di questo genere. Alcuni Giornali Tedeschi, fra' quali quello di GILBERT (Journal der Phy-
sik) ci danno già da due anni tutti i numeri ripieni per più della metà di Memorie sul
Galvanismo ».

(Da VOLTA ALESSANDRO J.r, La Storia e la Teoria Voltiana nelle odierne pubblicazioni.
Milano, 1892).

« Questo fascicolo è prezioso, inquantochè può considerarsi come l’ultima parola
dell’inventore della pila relativamente alla sua teoria, di più va adorno di una pregevole
incisione del ritratto di Volta in abito da senatore, opera del Garavaglia. Il libro è
altresì seguito da un elenco di tutte le opere pubblicate dal Volta a tutto il 1813 dal
quale risulta che non tutte apparvero nella Collezione dell’Antinori quantunque stam-
pata due anni dopo (1816).

La pubblicazione avvenuta col ritardo di otto anni, quando cioè la questione del-
l’identità dei due supposti fluidi aveva perduta ormai la sua attualità, fu ugualmente
provvida cosa perchè assicurò alla stampa un lavoro voltiano, nel quale si trovano
esposte non solo le vecchie ma anche nuove sperienze assai interessanti: però rimase
quasi sconosciuta fin qui in causa dell’anonimo, quantunque un biografo comasco (ab. T.
Bianchi) e poi un esimio fisico, il Bellani, avessero fatto la storia di questa memoria ».

Il Volta infatti stense « il voluminoso fascicolo per un concorso di 90 zecchini
bandito il 1 luglio 1805 dalla Società italiana delle Scienze che allor fioriva a Modena
e contava 40 membri: il quesito proposto era: Esporre con chiarezza, con dignità e senza
offesa di alcuno, la questione sul Galvanismo fra gli egregi nostri soci sig. Giovanni Al-
dini e sig. Alessandro Volta.

Le memorie presentate furono tre: quella segnata col n. II coll’epigrafe: non
plures admittendae sunt caussae quam quae verae sunt, et phaenomenis explicandis suffi-
ciunt. Newton: è la nostra in discorso: fu consegnata dal Volta al dott. Baronio suo
scolaro e amico: perchè questi siccome opera sua la inoltrasse pel concorso.

Il Baronio fattala ricopiare sotto gli occhi del Bellani inoltrò la copia col proprio