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ARTICOLO III.

Del potere, che hanno gli Elettromotori di caricare nel più breve tempo, e ad
una tensione eguale alla loro propria, qualunque boccia di Leyden, o
batteria; e di far quindi che queste diano scosse proporzionali a tali
cariche, ed alle rispettive capacità.

§ 21. Nelle ora ricordate Memorie molto estese (una parte delle quali
solamente venne pubblicata negli Annali di Chimica Francesi del 1802.,
e tutta poi intiera in quegli Italiani di BRUGNATELLI), e in un’altra più ri-
stretta, ma succosa, inserita nel Journal de Physique di LAMETHERIE per
il mese di Ottobre dell’Anno 1801. accenna il tante volte lodato mio Maestro
VOLTA, come gl’Elettromotori nelle circostanze che loro il permettono (ove
cioè si dia lor campo di versare l’elettrico da uno de’ capi od estremità e
di attrarlo continuamente nell’altro capo; il quale perciò non dee già essere
isolato, ma anzi godere di buone comunicazioni senza limite), siano atte
a caricare in brevissimo tempo, in meno di 1/10, di 1/20, di 1/40 di secondo non
che una boccia di Leyden, ma qualsisia più capace batteria (h) : a caricarla
all’istessa tensione, ossia grado elettrometrico dell’apparato medesimo, che
s’impiega a tal carica, ad 1. grado cioè, se questo apparato essendo composto
di circa 60. coppie di rame e zinco, marca 1. grado (§ 10. e 16.); a 2. gradi,
se essendo composto di 120. coppie marca 2. gradi, a 3. gr. se contenga 180.
coppie, ec.: con che poi la batteria, se è grande, , provocandone accon-
ciamente la scarica, una scossa non molto inferiore a quella che l’appa-
rato medesimo, e se è grandissima, la può dare egualmente, ed anche più
forte.

È inutile quasi il dire, che tali scosse della batteria caricata così dal-
l’apparato Elettro-motore sono perfettamente eguali a quelle che l’istessa
batteria caricata agli stessi gradi da qualsisia macchina elettrica, Elettro-
foro, ec.

§ 22. Codeste sperienze, le quali mostrano ancora, che la corrente elet-
trica mossa dagli apparati, di cui si tratta, ove non siavi impedimento no-
tabile, è più copiosa di quella, che movono in simili circostanze di niun osta-
colo, e di permesso libero corso, le ordinarie macchine elettriche anche più
potenti (giacchè qual è di queste macchine, la quale giunga a caricare una