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che siano dirette in senso opposto l’una all’altra, e si rinvigoriscono vicen-
devolmente quelle che cospirano, ossia tendono nella medesima direzione;
cosicchè le convulsioni, che si eccitano per esempio nella rana collocata nel
circolo, (il quale può essere formato da una catena di persone) qualor entri
nel medesimo una coppia metallica sola di argento e stagno, non si eccitano
più nel caso che ne intervengano due di tali coppie, e queste rivolte in senso
contrario: che se rivolgansi in cambio nel medesimo senso, e in tal modo co-
spirino le loro forze, compajono allora le convulsioni più facilmente, o assai
più forti, che con una coppia sola, ec. Un gran numero di siffatte sperienze
variate in molte guise avea il VOLTA descritte ampiamente, aggiungendovi
varj schemi, ossia tipi rappresentanti le diverse combinazioni di metalli e
conduttori umidi, in quelle sue lettere a GREN inserite, come si è detto, nel
Giornale Tedesco di questo autore, e negli Annali di Chimica di BRUGNATELLI
al principio del 1797. Presentava egli con tali figure o tipi da 20. combina-
zioni diverse, e determinava con sicurezza per quali di esse doveano convel-
lersi le rane, per quali , ec. Riandando dunque i risultati di codeste sue
sperienze, e ruminandovi sopra, concepì la fondata speranza di poter accre-
scere, e portare ad un alto segno la tensione, o carica elettrica, mercè il mol-
tiplicare ancor più le coppie metalliche, e unirle in un acconcio apparato.

§ 14. Era evidente, che nulla avrebbe potuto ottenere costruendo tal
apparato di soli metalli, soprapponendo es. gr. ad una lamina d’argento
una di zinco, a questa una seconda di argento poi una seconda di zinco, e
così di seguito; attesochè le forze, con cui l’argento spinge il fluido elettrico
nello zinco, si controbilancierebbero, l’argento inferiore spingendolo di giù
in su verso lo zinco, ed il superiore di su in giù verso il medesimo, ed egual-
mente.

§ 15. Neppure potea promettersi alcuna cosa dall’intreccio di tre, o
più metalli diversi, avendo l’istesso VOLTA scoperta una cotal legge nell’a-
zione de’ conduttori e motori di prima classe eterogenei, per la quale posto
v. gr. che l’argento spinga il fluido elettrico nello stagno quando lo com-
bacia con una forza = 5., e questo lo spinga nello zinco con una = 4., l’ar-
gento lo spingerà nello zinco, cui facciasi toccare immediatamente, con una
forza 5 + 4. = 9. E così formando una tabella, o scala, che discenda, se-
condochè uno spinge il fluido elettrico in un altro (nella quale scala i prin-
cipali si succedono come segue: ossido di manganese nero: piombaggine:
carbone: oro: argento: mercurio puro: rame: ferro: stagno: piombo: zinco)
sempre il superiore in detta tabella, il quale tocchi immediatamente un infe-
riore di quanti gradi si voglia, vi spingerà il fluido elettrico con una forza
eguale alla somma delle forze dei gradi intermedj. Dalla qual legge infine
risulta, che in ogni combinazione, ossia serie di metalli eterogenei la tensione
elettrica ai due estremi è quella stessa, più meno, che si avrebbe dal