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ARTICOLO II.

Del Galvanismo composto o a meglio dire Voltaismo, cioè degli apparati for-
mati da una serie ordinata di Elettromotori semplici.

§ 11. Abbenchè queste sperienze fossero nel loro picciolo abbastanza
decisive, e sufficienti a dimostrare il gran principio scoperto, e stabilito dal
VOLTA, dell’elettricità cioè mossa dal semplice mutuo contatto de’ condut-
tori diversi, massime metallici; era però naturale ch’egli cercasse di rendere
questi effetti elettrometrici (che fino allora non avea portati, che a 2. o 3.
gradi al più del suo Elettrometro sensibilissimo) più cospicui, onde colpis-
sero davantaggio: al che riuscì ben presto, ad ottenere cioè 10. 20. 30.
gradi, coll’impiegare due Condensatori in vece di un solo, nel modo che viene
da lui descritto nelle citate Memorie, e che sarebbe troppo lungo di qui spie-
gare. Conviene anche dire, ch’egli è unicamente coll’ajuto di Condensatori
doppj, che ha potuto fin qui avere de’ segni elettrici dal contatto mutuo
di soli conduttori umidi, l’azione de’ quali, per quanto sieno diversi, è af-
fatto minima, come si è detto già più d’una volta; per quelli almeno che ha
sottoposti alle prove, e che non son molti. Crede egli però, che ve ne possano
essere di più attivi; e questi presume che trovinsi fralle sostanze animali e
viventi, de’ quali la natura abbia potuto servirsi per la costruzione de’ mi-
rabili organi elettrici della Torpedine, ec. (f) .

§ 12. Ma non contento ancora, pensò ai mezzi di accrescere realmente
la forza od intensità della sua elettricità metallica (già più percettibile di quella
degli altri conduttori) in guisa di poter far dare all’elettrometro de’ segni
ben marcati a dirittura, senza punto aver bisogno di Condensatore doppio,
semplice, e se fosse possibile, di ottenere anche la scintilla, delle commo-
zioni nella braccia, ec.; e rinvenne alfine sul cadere dell’anno 1799. quell’ar-
tifizio, il quale non che appagare, superò di molto la sua aspettazione. Ognuno
già comprende essere questo il nuovo suo apparato Galvanico, o a dir più
giusto, elettrico, che ha fatto tanto rumore in tutta l’Europa ed occupa
anche in oggi un gran numero di Fisici di Chimici, e di Medici. Ecco come
vi fu condotto.

§ 13. Avea digià trovato, che ove in una catena di conduttori in cir-
colo, parte di l., e parte di 2. classe, trovinsi più coppie metalliche attive,
ossia eterogenee, ciascuna di queste impelle, e move il fluido elettrico nella
direzione, e colla, forza, che a lei compete; onde si elidono quelle di tali forze,