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Fu rimessa nello stesso bagno; e trattane fuori alle 7 della sera, trovai
più ammorbiditi anzi flosci i muscoli, ma rigide tuttavia le gambe per l’inflessi-
bilità, delle giunture: e non valsero a convellerle, o a far palpitare i muscoli
forti scintille, scariche di boccie di Leyden.

Finalmente dopo 24 ore di bagno avean acquistato anche le giunture
una discreta flessibilità,; e il color rossigno era sparito. Le scariche elettriche
non facean niente.

L’altra rana la lasciai nell’acqua che fu riscaldata fino a 60 gradi. Lo stesso
stiramento delle gambe, inarcamento e tensione del tronco, la stessa inflessi-
bilitàdelle giunture, e rigidità de’ muscoli. Il quale stato due ore dopo era
quasi lo stesso. Il colore verde della pelle dalla parte della schiena smontato,
e fattosi alquanto bianchiccio, il bianco dalla parte del ventre debolmente ros-
signo come quello delle carni, le quali snudate comparivano mezzo cotte, e
cadevano per poco in brani. Fu inutile il tentare l’elettricità.

Una rana morta naturalmente nel vaso ove erano tutte le altre, e morta
forse da più giorni, giacchè erano cinque dì, che vi erano state rinchiuse, e
poichè sventrata mostrò i visceri mezzo anneriti, e che cominciavano a putire,
preparata al modo solito, fu affatto insensibile, v’ebbe fibra in lei che desse
il minimo segno di convulsione a nessuna prova, neanche colle scariche forti
delle boccie di Leyden.

25 Aple.

Poste due rane in una caraffa d’acqua, e riscaldata questa gradatamente
sopra un fornello, cominciarono quelle a dibattersi violentemente verso i
24 gr.: verso i 32 e 33 parve morta una, e ai 34 anche l’altra: allora si ritirò
l’ampolla dal fuoco, e si estrassero le rane.

Erano alquanto tese e inarcate, e irrigidite soprattutto le zampe davanti.
Sventratane una, mostrò i visceri notabilmente anneriti. Il cuore pulsava an-
cora, e continuò anche divelto a pulsare stuzzicandolo per pochi minuti. Fi-
nita di preparare diede segni sufficientemente vigorosi e durevoli di elett. à
spontanea.

L’altra rana intanto tornò in vita, cioè riprese a moversi. Allora la gettai
di nuovo nell’acqua dell’ampolla, che era venuta a 30 gradi; dove perdette
ogni moto e parve tornata morta; la lasciai nel bagno un quarto d’ora circa,
prima di ritirarla, quando il calore dell’acqua fu ridotto a gr. 26 1/2. E subito
preparata, trovossi che il cuore pulsava. Divelto pulsava ancora, per un mi-
nuto circa e andava vuotandosi di gran quantità di sangue: dopo di che appena
più contraevasi neppur punto con un ago. Intanto finita di preparare la rana,