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boccia grande, e parve finalmente morta nelle gambe di dietro; e rimase così
morta alcune ore; ma nelle zampe davanti osservavasi ancora qualche picciol
moto. [Nella rana della sper. prec. si erano tradotte scosse anche per le gambe
anteriori, ed erasi così estinta e vita, e vitalità anche in queste, e comparvero
esse pure rubiconde. È anche da notare, che traducendo la scarica dalla testa
ad una delle gambe posteriori, questa sola par che muoja, l’altra continuando
a muoversi sebben languidamente. Quindi conviene tradurre un’altra scarica
anche per questa: il meglio è farne passare una dalla gamba destra anteriore
alla sinistra posteriore, e un’altra dalla sinistra anteriore alla destra posteriore;
con che si privan di moto e di vita tutte quattro le gambe con due colpi soli,
se questi son forti abbastanza.]

Or questa rana risentivasi così bella e intiera alle prove dell’elettricità
artificiale anche debole, e si convellevano i suoi muscoli anche delle gambe
morte; e più poi risentivasi preparata al solito, e quasi come se fosse stata
preparata viva e sana: però ne’ soli più grossi muscoli delle coscie; i quali com-
parvero non così infiammati, come gli altri, questi pure di un rosso così
cupo come quelli della rana della sper. prec. Vedevansi dunque palpitare e
scuotersi unicamente quelle parti rimaste illese. E in queste non mancò nep-
pure di manifestarsi (armati nel consueto modo i nervi, e applicando al solito
l’arco conduttore) l’elettricità, animale spontanea.

4. Fu decapitata una rana verso mezzodì del giorno 22, e le infissi uno spil-
lone nella midolla; con che si stirò violentemente e morì. Cosi morta rimase
involta in un pannolino fino al giorno seguente 23; e messa alla prova verso le
10 della mattina, la scintilla del conduttore solito carico 15 gr. del Quad.
Elet. vi eccitava delle picciolissime convulsioni: coll’elet. à di 20 gr. si scuote-
vano considerabilmente ambe le gambe: a gradi 25, e a 30, erano le convulsioni
più forti, ma non molto.

Colla boccia di 16 poll. di arm. bastò una carica di 12 in 14 gr. del micr.
elet.; ed una di 20 fece oscillare come un pendolo una delle due gambe, che
era pendente.

Sospendendola per i piedi uno di quà l’altro di , pendente il tronco,
bastò ancora la carica di 12 gr. del micr. elet. a far contrarre visibilmente
i muscoli della coscia, e dondolare il tronco: 10 gr. non bastarono: 5 poi del
quad. elet. eccitavano tale scossa, che collarana si smovevano fino le boccette
che sorreggevanla. Col conduttore di quattro piedi bastavano 12 gr. del Quadr.
elet.. Tal che sembrò, che fosse alquanto più efficace l’elettricità a conveller
i muscoli della rana, traducendola in questa maniera dall’estremità, di una
gamba a quella dell’altra, che non dirigendola dalla spina dorsale ai piedi.
La tentai da ultimo colla boccia di 96 poll. qu. carica 14 gr. del Quadr.
elettr. con che fu convelsa violentemente, e s’inarcò, e rimase così inarcata
e tesa, nello stato di un forte tetano, alcuni secondi.